Inchiodarli al di dietro

Riincigno la categoria il di dietro – quella sulla dietrologia – per riferire la conversazione orecchiata da un amico nell’ascensore di un grande quotidiano: dice il tipo, immaginatelo attempato e canuto redattore vecchia scuola PCI.

(corsivi miei)

Ma vedrai che lo ammazzano. No, non possono (possono chi?) far vincere un nero, faranno sicuramente qualche broglio. S’inventeranno qualcosa per non farlo vincere. Figurati, dài. Ti pare che un nero possa diventare presidente degli USA (guarda che non tutti sono razzisti come te). E se – per sbaglio – ci diventa, beh, sicuro, lo portano a Dallas (anvedi quanto sei colto, ma ancora co ‘sta storia di Kennedy e il complotto?) e lo ammazzano (e dell’uomo sulla luna, che ne dici? Non ci sono andati eh…)..

Il problema di queste cose è che nessuno le sconta, nessuno va a ricordarsi che quello ha detto questa o un’altra idiozia, se Obama fra un anno e mezzo avrà ritirato le truppe dall’Iraq nessuno andrà a inchiodare il dietrologo di classe alla proprie precedenti parole. Cosippoi il giorno che – solo per di dietro – ne azzeccherà una su mille, potrà dire di saperla lunga e “hai visto?”.

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