Le banche che usano i politici che usano i media che usano la Libia, che al mercato mio padre comprò

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Non ho idea del modo in cui l’indirizzo del mio blog sia finito nella mailing list di Alfonso Luigi Marra (pardon, dell’avvocatoalfonsoluigimarra), ma è spassosissimo.

Al confronto, quelli delle scie chimiche e dell’aspartame sono lineari e per nulla cervellotici.

9 Replies to “Le banche che usano i politici che usano i media che usano la Libia, che al mercato mio padre comprò”

  1. Ah, niente di più spassoso, in questo troiaio in cui non si capisce una mazza, che ascoltare i complottisti. Ad esempio, gli antisemiti compulsivi si dividoni in quelli che “l’ebreo sarkosy” e quelli che “l’ebreo gheddafi”. Meraviglia.

  2. Non sei più divertente come una volta. Lo dico con rammarico. Quando andavi in piazza a parlare con chiunque eri molto più bello. Ma il tempo passa e si può anche diventare brutti. Forse devo accettarlo. Sono le cattive compagnie fighette che ti hanno rovinato. Ti resta solo una cosa da fare se vuoi salvarti: devi andare all’ippodromo e puntare tutto sul rosso. Punta tutto sul rosso e aspetta trepidante, mentre il cavallo gira. In quei pochi secondi ricorderai le cose importanti, come le unghie, le ascelle, gli insetti impollinatori e l’umidità dell’aria. Imparerai a giocare a Go e a discernere le cose meritevoli di attenzioni dalle cose trascurabili. Poi sentirai urlare dietro a te una signora molto grassa e tu ti volterai verso di lei chiedendole perché urla. Lei urlerà ancora più forte e sputazzerà in ogni direzione. Tutti indicheranno te come il responsabile di quelle urla, ma tu non ne comprenderai la ragione. Allora la tua rabbia salirà, prima cercherai di placarla bevendo dal tuo otre il verduzzo friulano che ti eri portato da casa, ma non funzionerà. Poi ti rassegnerai a far esplodere tutto il tuo furore sulla grassa signora. Intanto il cavallo vincente sarà il nero e tu avrai perso ogni tuo avere. Questo dovrebbe farti riflettere su quanto sia sciocco puntare tutto sul rosso.

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