Feeling filling – Diario dalla Palestina 13
Ieri sera m’è successa una cosa un po’ strana, su cui ragionerò un po’ e poi racconterò: nulla di eccezionale, comunque.
Nel frattempo, dunque, ho preso contatti con un sacco di gente per impegnarmi le mattine che al momento rimanevano vuote, c’è un summer camp, due gruppi di bambini, due possibili lezioni d’Italiano, più altre promesse vaghe. Tutti sono molto possibilisti, ma non riesco a capire quanto siano concrete le possibilità di ciascuna cosa, spero – comunque – che vista la varietà della scelta, almeno una di queste cose si vada a realizzare: spingerò per fare lezioni d’italiano così da continuare in qualche modo quello che facevo in Italia (mi son anche portato qualche fotocopia dei moduli), e non perdere l’uso della lingua che tanto mi piace – dice che c’è tanta richiesta, i turisti, i preti, quelli che vogliono venire in italia: vedremo! Già nel week-end dovrei sapere qualcosa.
In ogni caso il mio impegno prioritario rimarranno i bambini di Amal …torno a preparare la caccia al tesoro!