Censura

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Qualche giorno fa hanno bombardato la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo perché aveva fatto satira sull’Islam. Peggio ancora dell’attentato ci sono state le reazioni – poche, per fortuna, ché in Francia sulla laïcité sono preparati – di chi ha criticato, anziché gli attentatori, i satiristi per esserselo cercato. Questa è la peggiore forma di censura.

Non ne ho parlato prima, perché non avevo nulla da scrivere. Lo scrivo ora per segnalare questa, che è la migliore vignetta sul tema, del consuetamente ottimo Jesus & Mo:

5 Replies to “Censura”

  1. Come avevo già scritto anche sul Post, il mondo sarà un posto migliore quando la religione avrà meno importanza nelle nostre vite, quando sarà proposta e vissuta come UNA teoria e non come LA verità.
    Per fare questo, a mio modesto avviso, bisognerebbe cominciare a considerare fuorilegge alcune pratiche come il battesimo infantile e l’insegnamento del pensiero religioso ai bambini.
    Ti mostro il mondo e la natura per come lo conosciamo, se poi crescendo sentirai il bisogno di credere a qualcosa in più sarai libero di farlo e di aderire a qualsiasi religione.
    Però sono convinto che sarebbero pochi quelli che si battezzerebbero a 18 anni…

  2. Non c’è niente di strano, se si considera che hanno problemi coi cattolici, coi protestanti, coi copti, coi maroniti, con i buddisti, coi confuciani, con gli animisti, con gli indù, ecc. Gli mancano solo gli shintoisti, ma solo perchè non ci confinano.

  3. ho appena letto il post di Douglas Murray e sono davvero schifata (oltre che preoccupata).
    forse non tutti si rendono conto che la libertà di espressione, e non solo quella, è seriamente minacciata dai fondamentalisti islamici.
    in Occidente tutti (o quasi) lì a preoccuparsi di non offendere le religioni, ma non credo sia solo paura delle ritorsioni e degli attentati, secondo me si sottovaluta il problema.
    che poi è quello che la grande Ayaan Hirsi Ali urla al mondo ormai da anni.
    intanto io già immagino con sgomento e terrore le bambine di oggi infilate a forza sotto un burka, magari tra dieci anni, ma no, è solo un incubo ad occhi aperti.

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