Prendiamoci un tè

Inglesissimi, nel borough di Hackney hanno deciso di prendere un tè tutti assieme a una settimana esatta dallo scoppio della rivolta.

Le prime quattro persone che servono tè e biscotti, guardate espressione e movenze, sono la Londra che mi piace.

Vignetta.

Gli scacchi definitivi

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Li voglio!

Spesso si usa il cliché degli scacchi per definire una situazione strategica complicata: questa guerra è una partita a scacchi. E se fossero gli scacchi a fare la guerra?

Quando la regina è davvero la regina! (quella talebana un po’ meno). Nella versione americana, invece, le torri sono – ehm – le Torri Gemelle.

E se vi sembrano troppo guerreschi, non avete visto questi.

Chi semina vento

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Questa scritta l’ho fotografata, nei pressi di Vigevano, l’ultima volta che sono passato in Italia, e mi è rimasta in mente da lì perché mi sembra la perfetta descrizione del Paese, nel bene e nel male. È un po’ lo stesso concetto della belladonna qui.

Democrazia

Chi pensa che la democrazia si possa “imporre” dovrebbe guardare questa foto. Viene da una manifestazione per il primo maggio, a Baghdad, e non farà certo contenti gli americani. Ma dovrebbe. È la differenza fra non decidere chi va in piazza, e decidere chi non ci va.