“Se l’è cercata”

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Il catastrofismo è, per certi versi, una branca del complottismo. Quelli che i terremoti si sapevano, quelli che si potevano prevedere, quelli che erano stati previsti. Ora, sulla base delle previsioni di uno pseudoscenziato, dicono che ci sarà un terremoto l’undici maggio. È una bufala che ha girato abbastanza.

Naturalmente di questa supposta catastrofe non c’è nessuna prova. Così, Paolo Attivissimo – lui che è il vero sbugiardatore di bufale – ha lanciato una sfida: se qualcuno dei creduloni è disposto a pagarmi il viaggio, io vado a Roma proprio l’11 maggio (fa anche rima).

Qualcuno l’ha trovato, perciò dopo domani farà un incontro+pranzo “aspettando il terremoto”. Se siete a Roma, andateci.

7 Replies to ““Se l’è cercata””

  1. No vabbe` dai, il tizio che ha previsto il terremoto e` morto nel ’79. Non e` catastrofismo o complottismo, e` circonvenzione di incapace.

  2. Giovanni Fontana scrive::

    dasnake scrive::
    Non e` catastrofismo o complottismo, e` circonvenzione di incapace.
    Beh, come il complottismo tutto.

    Nah, che scemenza. L’atteggiamento patologico di vedere cospirazioni ovunque e` una cosa, il sospettare trattative non pubbliche tra poteri forti e` un’altra. Entrambe fanno parte del complottismo tutto, ma solo chi sfrutta la prima fa circonvenzione d’incapace. La seconda invece ha una certa solidita` storica.

    L’atteggiamento di ragionare solo sulla superficie degli eventi, rifiutandosi anche solo di sospettare, e` altrettanto patologico.

  3. dasnake scrive::

    L’atteggiamento di ragionare solo sulla superficie degli eventi, rifiutandosi anche solo di sospettare, e` altrettanto patologico.

    No, è la condizione dell’essere umano sano se non ci sono prove. Si sospetta solo se ci sono indizî o ragioni di sospettare.

    Poi una volta facciamo una discussione su questo espediente di dire che ci sono “alcuni che pensano questo” e “altri che pensano quest’altro” mettendosi in mezzo. Sarebbe divertente farlo, chessò, con la schiavitù: ci sono alcuni che pensano che la schiavitù sia giusta, sbagliano. Ma ci sono anche altri, altrettanto estremisti, che dicono che la schiavitù non è mai giusta. Io sono in mezzo, e dico che la schiavitù è giusta in diverse circostanze.

  4. Giovanni Fontana scrive::

    No, è la condizione dell’essere umano sano se non ci sono prove. Si sospetta solo se ci sono indizî o ragioni di sospettare.

    Il che, in una società anche troppo informata come la nostra, può essere automatico

    L’ atteggiamento patologico è inventarsi indizi o ragioni di sospettare. Tipo la mitica teoria “no plane” dell’ 11/ 9 o il discorso scie chimiche e HAARP

  5. Giovanni Fontana scrive::

    No, è la condizione dell’essere umano sano se non ci sono prove. Si sospetta solo se ci sono indizî o ragioni di sospettare.

    Bada bene, ho detto che e` patologico rifiutarsi di dubitare, che e` ben diverso di quello che dici tu.

    Un esempio concreto di rifiuto: il governo degli stati uniti ha detto che obl e` stato ammazzato in una certa circostanza e con certe modalita`. Rifiutarsi di mettere in dubbio quest’affermazione, sostenendo che non ce n’e` motivo e invocando l’autorita` del governo americano, e` altrettanto patologico che volerci per forza vedere un complotto.
    Anche se non si ha un motivo particolare per pensare che in questo caso stiano dicendo una bugia ci sono casi in cui hanno ufficialmente mentito in passato, anche su questa stessa storia, solo poche ore prima. Dubitare e` il minimo.

    Altra cosa, come ha ben detto Giacomo, e` inventarsi la ragione della supposta bugia, dando per scontata la bugia stessa. Quella e` la parte malsana del complottismo.

    Non si tratta poi di mettersi sempre in mezzo, ma semplicemente di scegliere un atteggiamento corretto, critico e costruttivo invece che quello (o quelli, due nel nostro esempio) sbagliato e inutile.

  6. dasnake scrive::

    circonvenzione di incapace.

    Bè, però se ci pensi denota una certa cattiveria e sadismo da parte dell’eventuale “offritore di viaggio” (sebbene chiaramente malriposta): essere disposti a spendere fior di quattrini per godere della sofferenza autoinflitta di chi ha avuto torto con te. (tradotto in termini aulici: darsi le martellate sui coglioni per fare dispetto alla propria moglie).
    Insomma sarebbe non solo un credulone di massima categoria, un incapace, come lo definisci tu, ma anche un bello stronzo.

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