A more perfect Union

barack-obama-a-more-perfect-union.JPGQuesto post è per voi, pigri, che siete abituati a leggere soltanto cose brevi; voi che quando vedete che un filmato è più lungo di 90 secondi lo chiudete perché non avete tempo o – più probabilmente – voglia. Voi che sostenete che la stringatezza è un pregio, non per un’accurata teoria filosofica, ma per un’autoreferenziale giustificazione. Se lo faccio io, va bene.
Voi, come me, della generazione del multi-tasking, per i quali contano i primi 30 secondi di ogni cosa, perché se quelli non ‘tirano’ abbastanza avrete già iniziato a vedere o leggere qualcos’altro. E voi che procrastinate letture, visioni, appuntamenti, valanghe di email, per poi ammassarle – tutte insieme un giorno, in un panico raptus – nel dimenticatoio, nel non-leggerle-più.

E voi che siete passati su questo blog, o su quello degli altri che l’hanno linkato, e avete sentito parlare tanto bene dell’ultimo discorso di Obama “A more perfect Union”, però l’avete messo in archivio. Avete pensato: «poi lo guarderò», e vi siete preparati – perché lo sapete già che andrà così – a non guardarlo mai. Voi che avete candidamente pensato «eh no, caro Barack 37 minuti sono troppi, hai esagerato». Ecco, dico a voi.
Sappiatelo, sono uno di voi: ma questa volta no. Datemi retta, questo va visto ora. Immediatamente. Se non avete il tempo, trovatelo. Un po’ perché è il momento di ritirarsi su, politicamente, e pensare che in fondo – per fortuna – chi comanda in Italia non conta nulla. E un po’ perché va visto e basta. È bellissimo. E basta.
Così potrete dire ai nipotini che lo studieranno a scuola (barando un po’) «io me lo ricordo quando fece questo discorso».

Ora per togliere tutte le scuse:

  • Qui il video pulito, intero, senza tutte quelle righe sotto.
  • Qui (II parte) (III) (IV) il video captioned: con i sottotitoli in inglese, con le parole che si illuminano, a mo’ di karaoke
  • Qui (II) (III) (IV) il video con sottotitoli in spagnolo (ci sono anche in cinese, ma non ve li sottopongo)
  • Qui il video orribilmente doppiato in italiano (sconsigliato – no, non sono uno di quelli che consiglia di imparare il russo per leggere Tolstoy: in questo caso si perde veramente moltissimo del tono, del messaggio)
  • Qui il video con trascrizione in inglese sotto
  • Qui la trascrizione in italiano (PDF)