2 su 5
Uno dei mantra di questo blog è che non esiste neutralità di fronte a un’ingiustizia, nelle grandi cose – come i massacri perpetrati di fronte all’ignavia del mondo –, o in quelle più piccole: episodî che capitano a tutti, e nei quali il “non sono fatti miei” tradisce solamente uno sterminato egoismo (il privato è politico, dicevano le femministe ai bei tempi).
La trasmissione dell’ABC “What would you do?” (cosa faresti?) si basa proprio su questo concetto: il meccanismo è quello delle candid camera, ma invece di fare scherzi alle persone ignare delle telecamere, si tenta di porli in delle situazioni che mettano alla prova il loro senso di giustizia contro il loro “non sono fatti miei”.
In questo caso, in Texas – uno degli Stati degli USA in cui un cameriere può rifiutarsi di servire degli omosessuali –, una cameriera (complice) inizia a criticare e insultare una coppia di omosessuali (complici anche loro) con figli. La maggior parte degli avventori del ristorante interviene, ognuno con la propria strategia: chi trattando a male parole la cameriera, chi chiamando in causa Gesù, chi parlando rivolgendosi direttamente alle due lesbiche.
Vedere queste reazioni, assieme a questa notizia, è un bel segno d’ottimismo.