Venerdì 26 settembre

Matrimonio alla Natività – Diario dalla Palestina 66

Domenica sono stato al mio primo matrimonio in Palestina, ho un invito a un altro nei pressi di Jenin, e non mancherò approfittandone per vedere anche il nord della West Bank.

Purtroppo sono entrambi matrimoni cristiani, vorrei vederne anche uno mussulmano, anche se alcuni stessi mussulmani m’hanno detto che è molto più noioso: cercherò di entrare nelle grazie di qualche mussulmano in attesa di convolare (avete mai usato tale verbo, in un contesto diverso da questo?) a nozze, anche se il problema è che molto spesso si sposano intorno ai 18 anni, e quell’età è completamente fuori dal mio target: conosco bambini, fino ai 14 anni, e poi ragazzi dai 22 anni in sù.

La cosa particolare di questo matrimonio è che, pur essendo sempre all’interno del cristianesimo, si sposavano un lui cattolico, e una lei siriana-ortodossa. Dato che nella Natività non c’è uno spazio siriano, ma c’è quello ortodosso, il rito è stato un miscuglio dei tre riti.

Per quello che ho visto non c’era un solo mussulmano fra tutti i presenti.

Il rito, tutto in arabo tranne l’Hallelujah (chissà se lo sanno che è una parola ebraica?), è piuttosto diverso da quello a cui siamo abituati in Europa. È molto più concentrato sulla chiesa, sulla fede, sul/i preti, che sugli sposi. Probabilmente assomiglia di più a quello che dovrebbe essere veramente il matrimonio, nella concezione cristiana: un rapporto verticale e non orizzontale, un’unione prima con Dio, e poi con il proprio coniuge.
Effettivamente i due futuri coniugi, in chiesa, mi sono sembrati così necessariamente poco complici: non si sono mai guardati negli occhi.

E poi non c’è neanche il «bacia la sposa»!


Alcune foto, ne seguiranno altre, della festa:Ecco l’arrivo della sposa:1-sposa.JPG

Scesa dalla macchina e accompagnata dal padrino e dalle damigelle:

2-arrivadamigelle.JPG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…intanto lo sposto l’aspetta sulla porta della chiesa:

3-lo-sposo-aspetta.JPG

Vedete la chiesa addobbata, e questo corridoio dentro al quale stanno passando gli sposi, riempito di ornamenti: purtroppo si vede poco, qui lo sposo sta sciogliendo un nodo – un simbolo della verginità?

3a-chiesaddobbata.JPG

Ecco la foto dei tanti riti. L’officiante è un prete cattolico, ma tutti gli altri sono ortodossi, siriani, etc: è così strano vederne tanti (4, uno è un cameraman!) sull’altare:

4-tanti-riti.JPG

Qui un video: «Vuoi tu Issa, prendere come tua legittima sposa Shamiran…»?

Dopo il sì, i due sposi vanno a pregare, in silenzio, senza rivolgersi parola l’un l’altra, sotto l’altare dedicato alla Madonna:

5-o-mia-bella.JPG

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Usciti dalla chiesa, le due famiglie di lui e di lei si dispongono in fila indiana con le spalle al muro, tutti gli invitati sciorinano a fare le congratulazioni a ciascuno dei componenti: sembra l’incontro di due squadre di calcio a centrocampo, ma molto più lungo – invece di undici e undici, qui sono una ventina e un centinaio:

6-tutta-la-famiglia.JPG

Infine la macchina che li porterà via, sulla targa dietro – invece – c’è scritto “Just Married”:

7-macchina.JPG

Seguiranno le foto della festa…

6 Replies to “Venerdì 26 settembre”

  1. Ricordo la cosa del verbo “convolare”, tirata fuori in macchina sulla nomentana.
    Non c’avevo mai pensato prima.
    saluti

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *