Ho sempre dato poco credito alla teoria per cui – indipendentemente dall’esistenza di Dio – la fede contribuisce a rendere le persone migliori: oltre a essere negata da molto del passato e buona parte del presente, reca in sé quella idea di deterrenza basata sul terrore che – in cielo o in terra – è sbagliata prima di tutto, e poi inefficace.
Da oggi – senza parossismi – mi affeziono alla ficcante e ironica riformulazione del fisico Steven Weinberg, che suona più o meno così:
Senza tirare in ballo la religione, le persone buone faranno il bene, e le persone cattive faranno il male. Ma per fare sì che persone buone facciano il male, beh, per quello c’è bisogno della religione.
(via Leibniz, che vince anche il premio per il miglior titolo del mese)