Denghiù

Intanto sul sito di Obama è comparso un bannerone per mandare i propri ringraziamenti a Hillary Clinton.

Update: queste sono le cose che mi piacciono.

Meglio tardi che mai

logo_dante.gifPare che il consiglio culturale di Firenze abbia revocato l’istanza d’esilio per Dante Alighieri.
Non so quanta dimestichezza abbia con i blog, se qualcuno di voi a Ravenna o giù di lì capita di vederlo, fateglielo sapere.

“Scopri le mutandine drynites”

Come si vede anche dalla mia latitanza su queste sponde, sono in giro da un po’, con varie connessioni ballerine, e ho quindi varie e-mail da leggere, alle quali mi riservo di rispondere al mio ritorno a Roma.

Il bannerino di google che dovrebbe analizzare il contenuto delle e-mail, da queste, mi suggerisce di scoprire le mutandine drynites. ho provato a indagare a quale delle tantissime e-mail infuocate che ricevo quotidianamente potesse afferire lo spunto, ma mi sono reso conto che non ho che e-mail di uomini («perché sei un marpione, e alle piacenti femmine rispondi subito», direte voi), e l’unica donna a cui devo un paio di risposte è mia nonna.

A volte ritornano

Si sente dire che Totti tornerà in nazionale, io non ci credo, ma comunque: come ho sempre criticato la scelta di non andarci, ora apprezzerei quella di ricredersi, senza stare a dire «ah, poteva pensarci prima».

Certo, ha la sua età, ma contro avversari come Cipro, Georgia e Montenegro si è sempre dimostrato molto utile.

Al diavolo la scaramanzia

Con il passaggio del turno della Russia, si sono verificate coincidenze piuttosto rare:

  1. Sono state eliminate le 3 prime classificate dei gironi (Portogallo, Croazia, Olanda) e si sono qualificate le 3 seconde dei gironi (Turchia, Germania, Russia).
  2. Sono state eliminate le 2 squadre a punteggio pieno, e che non avevano ancora perso una partita (Croazia, Olanda) e si sono qualificate quelle che avevano perso almeno una partita (Turchia, Germania, Russia). Eccezione, il Portogallo.
  3. Sono state eliminate le 3 squadre che avevano fatto riposare tutti i titolari nella partita finale (Portogallo, Croazia, Olanda) e si sono qualificate quelle che hanno giocato fino alla morte l’ultima partita del girone, stancandosi (Turchia, Germania, Russia).
  4. Sono state eliminate le 3 squadre date favorite dai bookmakers (Portogallo, Croazia, Olanda), e si sono qualificate le 3 squadre date come sfavorite (Turchia, Germania, Russia).

Questo, oltre a testimoniare che non ci sono squadroni – ma varie ottime squadre, molte delle quali su un livello simile – e che ogni partita ha una propria storia, tira fuori di bocca un’altra considerazione:

  1. La Spagna ha dominato il gruppo D, l’Italia è arrivata seconda nel gruppo C.
  2. La Spagna ha vinto tutte e tre le partite, l’Italia ha perso la prima e pareggiato la seconda.
  3. La Spagna ha fatto un turnover incredibile nell’ultima partita (10 uomini su 11) l’Italia ha giocato con l’undici migliore.
  4. La Spagna parte favorita secondo i bookmakers, l’Italia con gli sfavori del pronostico.

C’è da aggiungere altro?

Assertivo

Mi riservo di argomentarla meglio in un secondo tempo, ma così all’impronta: “X critica  Y perché è invisioso/a” è una delle sciocchezze arci-italiane meno censurate. A torto.

Sportivi e Gentilini

Inizio la categoria delle fanfaronate dietrologiche da ricordare, con la più recente, quella per cui era ovvio che l’Olanda avrebbe lasciato la vittoria ai romeni.

Inizia così la categoria archivio dietrologico, perché capita al classico orologio fermo di azzeccare il minuto due volte al giorno, ma per l’orologio ci si ricordano gli altri 1438 minuti, mentre per i di(pi)etristi ci si ricordano solo le due volte che – per avventura – ci azzeccano.

Qui ne serbiamo memoria.

Dato che le possibilità che le teorie complottistiche ci azzecchino è dovuta ai grandi numeri, al caso, e più precisamente a una parte del corpo, si è deciso di intitolargli la categoria: Il di dietro.

Traiettorie imprevedibili

Mi è saltato un pensiero assurdo in testa: se l’Olanda batte la Romania (anche 1-0), e Italia e Francia pareggiano (ma NON 0-0), l’Italia passa il turno.

Cioè, qualificati a due punti: a quel punto l’Europeo è una formalità.