Pomodori

Interesse 2 su 5

Tariq Ramadan è uno di quei personaggi doppî su cui c’è una bibliografia bella lunga – e sono le persone migliori che abbiamo, Christopher Hitchens, Paul Berman, Ayaan Hirsi Ali: sembra la macchietta della propria macchietta, quella dell’arabo dalla lingua biforcuta che dice una cosa in arabo e una in inglese, o in francese, per taquiya. Uno di quelli che, fosse cristiano, verrebbe denigrato – e giustamente – come un conservatore a cui tirare i pomodori.

Tuttavia c’è chi – e non sono pochi – considera Ramadan un intellettuale (dell’Islam) moderato, un appiglio, di quelli un poco scivolosi, nel disperato tentativo di auto-omaggiarsi al solito anticlericalismo a singhiozzo: ché ai cattolici – ma anche ai georgebush – si tirano i pomodori, mentre ai mussulmani no.

Un’altra volta, però, lo scivolo è scivolato, e a Ferrara Ramadan ha espresso questo spregevole parere (corsivo mio):

L’omosessualità non è l’atteggiamento giusto, poiché è contraria al progetto divino, ma la rispetto ugualmente

Christian Rocca riprende questa frase. Ora, io lo so quale sarebbe la reazione – direi quasi il riflesso condizionato – degli anticlericali col singhiozzo, so di quali commenti si riempirebbe il blog di Rocca, se di commenti ne avesse, e suonerebbero più o meno così:

Ma anche Ruini dice le stesse cose!

Ciò è in buona parte vero, ma questo non esaurisce la questione. Il candidato dovrà porsi la domanda successiva:

Cosa facciamo a Ruini quando dice le stesse cose?

p.s. Si noti, fra l’altro, che il “ma anche Ruini” è una fallacia logica. Un non sequitur: il fatto che una colpa sia condivisa non la estingue.

P.p.s Il colmo sarebbe che ora, per questo, si cominciasse a smettere di tirare i pomodori a Ruini, perché si rispettano le sue idee medievali

Pippiripì s. E sì, tirare i pomodori non è per davvero, avete capito