San Valentino, in Palestina

Marco mi segnala questa foto: è la “foto del giorno” del Telegraph. A Nablus, la città più fondamentalista sia politicamente che religiosamente, una donna molto velata espone lingerie peccaminosa per festeggiare San Valentino.

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Quando vedo queste contraddizioni sono contento, perché la contraddizione è il primo antidoto al fondamentalismo: come quel mio amico che non beve, però una volta che ha bevuto un goccio, si ubriaca. Perché una volta che hai peccato… tanto vale farlo per bene.

6 Replies to “San Valentino, in Palestina”

  1. Sì, la contraddizioni sono già qualcosa! Mia cugina mi ha detto di aver visto in discoteca a Hurgada ragazzine velate con peircing al naso e se non erro anche minigonna! Ho postato una foto del genere all’inizio del blog, proprio da Nablus.

  2. mi sembra un immagine familiare.. a marzo sono stata in Siria.. non è uno dei paesi più rigidi del medio oriente ma rimane il fatto che molte donne si coprono il volto, altre solo la testa come questa donna nella foto. Girando nei magnifici Suq notavo che molti esponevano e vendevano lingerie di questo tipo e parlando con una donna siriana ho deciso di togliermi il dubbio e le ho chiesto “come mai questa contraddizione del velo e della lingerie?” e lei candidamente mi ha risposto “il velo ci copre in pubblico, ma dentro la nostra casa abbiamo un marito e sappiamo come tenercelo!”. direi che come spiegazione non fa una piega!!

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