I conti della resa

La sconfitta è piena. Tutti i “ma” che ho sentito mi sembrano veramente stropicciati.

I giovani non hanno votato più il PD che il PDL+leghe, anzi hanno votato più PDL/leghe. Fare festa su di un mezzo punto percentuale in più alla camera è ridicolo.

È assurdo anche fare festa perché il pallino del governo sarà alla Lega Nord, con quel risultatone che ha ottenuto: non si può gioire per la vittoria di un partito di trogloditi.

Anche consolarsi con la disfatta della sinistra scolorita non è un gran bel vedere, ciò significa che un governo di centro sinistra vero (tipo Zapatero) in Italia non si potrà fare per mooolto tempo.

L’unica consolazione per me, è stata quella di andare soli: pensare se il PD si fosse presentato con la super coalizione dell’altra volta, che disastro ci sarebbe stato. Chi suggeriva questa soluzione, anche dentro il PD, ha preso una batosta ancora più grossa.

One Reply to “I conti della resa”

  1. ho un “ma” per te:
    ma come un vero paese moderno non abbiamo più comunisti e democristiani (eravamo l’unica eccezione a portarci dietro questo fardello dal passato), abbiamo invece riformisti e conservatori.
    peccato che i conservatori abbiano stravinto.

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