Impegno solenne alla corte di Zeman

Sono due settimane che ne fantastichiamo, da quando si diceva che il Torino l’avrebbe riassunto. Quando hanno cacciato Cosmi è stato il primo pensiero: magari prendessero lui.

Poi si leggono di queste cose. È così è deciso, l’impegno solenne è questo: se il Livorno assume Zdenek ZEMAN, non importa da quale parte dell’Italia uno debba arrivare, la prima partita al “Picchi” – che è anche Livorno-Juventus del 7/2 – saremo sugli spalti a tifare fortissimo Livorno.

Vale per me e Davide, da grandi nostalgici del “boemo condottiero” (come rimasto scritto sotto casa mia per anni), ma ovviamente siete tutti invitati.

Per l’occasione ho rispolverato questa dalla mia collezione di sciarpe:

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18 Replies to “Impegno solenne alla corte di Zeman”

  1. Eh, purtroppo Zeman non ha mai dato il meglio di sé subentrando a stagione in corso. Non solo per i tempi di apprendimento degli schemi ma soprattutto per la preparazione: per correre in quel modo bisogna passare l’estate a farsi le tribune dello stadio due gradoni alla volta…

  2. Giovanni, a proposito del rapporto un pochino conflittuale fra teoria e prassi: com’è che il più gran genio calcistico del sistema solare (anelli di Saturno compresi), pur allenando anche fior di squadre, non ha mai vinto una cippa?

    Cattocomunista e pure zemaniano: andiamo bene, andiamo 😉

  3. Zeman-Spinelli- binomio impossibile per i rispettivi caratteri ( la formazione chi la farebbe, l’allenatore o il presidente? ) – a parte poi i risvolti “politici” Zeman inviso al palazzo per le note vicende, la tifoseria amaranto pure per la dichiarata appartenenza politica- Aggiungo la variabile Lucarelli…..Cmq mi piacerebbe rivedere all’opera il grande Boemo

  4. Shylock scrive::

    Giovanni, a proposito del rapporto un pochino conflittuale fra teoria e prassi: com’è che il più gran genio calcistico del sistema solare (anelli di Saturno compresi), pur allenando anche fior di squadre, non ha mai vinto una cippa?

    “Il risultato è occasionale, la prestazione no.”

  5. Giovanni Fontana scrive::

    “Il risultato è occasionale, la prestazione no.”

    Mi spiace, ma lo sport si giudica dai risultati. Il singolo risultato può non corrispondere alla singola prestazione, ma nell’arco di una stagione e, a maggior ragione, di una carriera, raccogli più o meno quello che hai seminato: se non raccogli nulla, vuol dire semplicemente che sei scarso.
    Persino Malesani, quando ha allenato il Parma, ha vinto qualcosa.

  6. Sono zemaniano dai tempi del Foggia,credo che assieme a Sacchi sia uno dei pochi ad avere creato un gioco, un modo di giocare al calcio.
    Zeman e le sue squadre sono la poesia, Sacchi era la ragione.

    Zeman ha lasciato un ottimo ricordo di sè in tutti i tifosi e giocatori della squadre da lui allenate. Mesi fa chiesero a Totti chi fosse il miglior allenatore da lui incontrato, pronunciò 2 nomi, Mazzone e Zeman.
    Lo stesso vale per altri, da Leccese il suo Lecce 2004/05 che giocava splendidamente e fece 66 gol in serie A.

    Sarò a Livorno, tanto abito a Firenze, un viaggetto breve si può anche fare.

  7. Giovanni Fontana scrive::

    Anellidifum0 scrive::
    Ma scusa, tu non eri della Fiorentina?
    Appunto! E Davide è interista. Per questo è un impegno solenne. Che ci vuole a fare il fioretto di tifare la propria squadra?

    Ostia, questa è proprio grossa, Giovanni!

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