Fossi negli USA andrei in giro con questa maglietta.
Edit: ok, la metto così, ché il link fa le bizze, e mette il faccione di McCain.
Da qui.
poveri i bambini che finiscono nella squadra avversaria
Fossi negli USA andrei in giro con questa maglietta.
Edit: ok, la metto così, ché il link fa le bizze, e mette il faccione di McCain.
Da qui.
ma è strepitosa.
Compie un anno un blog che racconta i Balcani come mi piacerebbe essere (e essere stato) in grado di raccontare la Palestina. So che chi legge i miei Distanti Saluti apprezzerà anche i suoi da un’altra zona, quasi altrettanto tumultuosa, del mondo. Qualche volta ha scritto cose su cui non sono d’accordo, ma con l’acume di giudizio che è sempre piacevole leggere; dandomi l’impressione di avere il cuore in equilibrio, senza pregiudizi bianchi o neri. Si chiama Samopravo, che vuoldire “sempre a dritto” a Pristina e dintorni.
Per festeggiare il suo compleanno ha scritto un post molto carino sulla viabilità della regione – così affine sia alle strade che alle usanze palestinesi – che vi consiglio di leggere. In conclusione ha felicitato i propri lettori con queste degne parole, alle quali da oggi mi affeziono:
Grazie a tutti quelli che hanno animato e contribuito alle numerose e accese discussioni, in cui sicuramente tutti abbiamo imparato molte cose, tra cui la pazienza.
Sarò felice di usare le stesse quando – è facile – anche Distanti Saluti compirà un anno.
Cerco di fare il minor numero di post fuori dal Diario, ma questo val bene… una messa
È fuori dal Diario perché non c’entra con me, però se nell’attesa del mio prossimo post sul Ramadan avete tempo da perdere potete dare un’occhiata a questo articolo sulle liason amorose fra tassisti arabi-israeliani e donne ebree ortodosse. Ha un punto di vista piuttosto ottimista, ma se volete avere un po’ di speranza (e molto divertimento), lo potete trovare qui: The softer side of collision.
…e poi c’erano i cavoli e le cicogne.
David Cameron, candidato dei Tories, che stanno mettendo in seria difficoltà Gordon Brown. Ad averci una destra così, qui in Italia, si potrebbe anche pensare di votarli, invece abbiamo la deresponsabilizzazione (molto cattolica) di Berlusconi:
We as a society have been far too sensitive. In order to avoid injury to people’s feelings, in order to avoid appearing judgemental, we have failed to say what needs to be said. We have seen a decades-long erosion of responsibility, of social virtue, of self-discipline, respect for others, deferring gratification instead of instant gratification.
Instead we prefer moral neutrality, a refusal to make judgments about what is good and bad behaviour, right and wrong behaviour. Bad. Good. Right. Wrong. These are words that our political system and our public sector scarcely dare use any more. Of course as soon as a politician says this there is a clamour – “but what about all of you?” And let me say now, yes, we are human, flawed and frequently screw up.
Our relationships crack up, our marriages break down, we fail as parents and as citizens just like everyone else. But if the result of this is a stultifying silence about things that really matter, we re-double the failure. Refusing to use these words – right and wrong – means a denial of personal responsibility and the concept of a moral choice.
Scippato da Leibniz
Le domande esistenziali di Leonardo.
Leggo su River che con Babelfish, il traduttore di google noto per i suoi strafalcioni su periodi più lunghi di due parole, se cercate la traduzione italiano>inglese di “simpaticone” il risultato è “Barack Obama”.
Traduzione di questo.