Quando i giornali di carta erano già morti
23 June 2009, 17:49 | Ogni me è politico | Commenti: 5
Io mi sono sempre chiesto come mai i giornalai, che hanno tutti i giornali del mondo a disposizione, stanno lì ad annoiarsi senza leggerne neanche uno: mai che mi fosse capitato di vedere un giornalaio che ingannasse l’attesa leggendo un giornale o una rivista, con la radio, qualcuno con la tv a batterie, la maggior parte senza nulla.
Poi oggi ho visto un giornalaio con il portatile, con la home di Repubblica.it, e ho pensato che la mia domanda esistenziale fosse oramai fuori tempo massimo.
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Bene, e grazie! Questo blog crede nella persuasione – ama le discussioni e chi le fa. Si discute per cambiare idea o per dare la possibilità agli altri di cambiarla. Perciò, più della tua opinione, ci interessano le ragioni che la sostengono, ciò che potrebbe far cambiare idea anche a noi. E tu? Potresti cambiare idea? Se la risposta è no, è inutile partecipare alla discussione – hai già deciso di non farlo.
La giornalaia giù a Labaro legge spesso, ma soprattutto libri.
Per me da piccola era uno dei lavori più belli che si potesse fare.
vale la stessa cosa dell’oste che non beve il vino che vende???
….e che vogliamo dire del pasticciere che non si abbuffa di bigné e torte Sacher?
in effetti il pappone è molto più furbo
Geniale.