I have sex

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In America, i pazzi schizzati della destra religiosa fanno campagne per l’astinenza sessuale – considerato unico metodo contraccettivo e profilattico lecito – contribuendo a dare quell’immagine torbida e proibita del sesso che ne ha rovinato la pratica, e la vita, a tantissime generazioni. In particolare, l’idea che i più giovani possano decidere di fare sesso con consapevolezza e naturalezza, senza niente da nascondere, è combattuta con le immagini più fosche. Così è nata questa campagna dove diversi adolescenti senza risolini (o forse solo qualcuno) dicono la cosa più naturale del mondo: “We are your youth”, siamo la vostra gioventù,  e “I have sex”, facciamo sesso. Di che vi stupite?

Questo è davvero quello che ci vorrebbe in moltissimi Paesi mussulmani. Farebbe davvero fare un incredibile salto in avanti a quelle società.

Unreasonable Faith

Cos’altro c’è da discutere?

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Zach Wahls è stato cresciuto da due madri. In questo bell’intervento – sono in discussione le adozioni per coppie omosessuali in Iowa – spiega la sua esperienza. Lo conclude con una considerazione semplice e irrefutabile:

Questo voto toccherà la mia famiglia o la vostra famiglia? Nelle prossime ore – sono sicuro – sentiremo un sacco di deposizioni su come avere genitori omosessuali danneggi i bambini. Ma la verità è che nei miei diciannove anni, neanche una singola volta ho incontrato una persona che si sia resa conto da sé che sono stato cresciuto da una coppia omosessuale. E sapete perché? Perché l’orientamento sessuale dei miei genitori non ha nessun effetto su quello che è il mio carattere.

Cos’altro c’è da discutere?


Unreasonable Faith

C’è sempre uno più puro che ti epura

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Naturalmente sono d’accordo col Papa – come lo ero stato qui – sfilare dalle mani dei religiosi il tema del sesso (con l’informazione), è una delle chiavi per mettere fine all’oppressione delle donne, degli omosessuali, di chi vuole scegliere per sé. È, connaturatamente, una minaccia per la religione: un motivo in più per proseguire su questa strada.

Tuttavia, ciò che mi interessa è quello che ho evidenziato in rosso. Il Papa che chiede l’abolizione di una legge contro la blasfemia in Pakistan. Lamentarsi della propria stessa brace, quella agitata mille volte sui comportamenti altrui – l’altro giorno, leggendo questo, ero furibondo – perché ci si è finiti.

Ovviamente è vero che quella legge sulla blasfemia è un’impostura (d’altronde quale legge contro la blasfemia potrebbe non esserlo?), e fingendo di tutelare il sentire della maggioranza viene usata per ledere i diritti delle minoranze. Ma è così: quando si gioca sul concetto di blasfemia, quando si decide che l’offesa è nell’orecchio di chi ascolta, quando si propalano verità da squilibrati come “posso tollerare pazientemente che si rechi offesa a me, ma non posso sopportare che si offenda il mio Dio con le bestemmie” (San Girolamo), si percorre una strada molto scivolosa.

E a correre su di una strada scivolosa si finisce per cadere: come diceva Nenni? C’è sempre uno più puro che ti epura. Vallo a spiegare a quelli che sono offesi dal fatto stesso che voi crediate in un Dio diverso dal loro.

Imagine no religion

interesse 4 su 5

Trent’anni fa, oggi, moriva John Lennon.

Da vedere a schermo intero, e con la musica. Ché quando si vede la macchinina vi vien da commuovervi: