Mi domandavo perché non ce ne fosse uno che dicesse la cosa giusta, sulla moschea vicino a Ground Zero.
Perché tutti quelli che dicevano, sensatamente, che fosse sbagliato impedirne la costruzione dicevano anche la sciocchezza che è una cosa bellissima, adottando il solito criterio per cui le idee sbagliate si combattono, però le idee sbagliate dette da un profeta sono una-cosa-bellissima.
E d’altra parte tutti quelli che dicevano, giustamente, che le idee che si propagandano dentro le moschee sono cattive idee, aggiungevano la stupidaggine che – per questo – bisognasse impedire la costruzione della moschea.
È il solito paradosso, che molti cristiani capiscono quanto una religione – naturalmente con l’esclusione della propria – sia un sistema di pensiero che porta con sé valori, idee, una società ideale, etc. Mentre chi una religione non ce l’ha, o ce l’ha per blanda sottoscrizione, pensa che – in fondo – la categoria “religione” non sia semplicemente un nome che diamo a un insieme di idee sull’ordine del mondo e dell’universo, ma qualcosa che necessita di essere ricoperta di uno strato di interdizione alla critica, fatto di malinteso rispetto. Anzi, spesso il paradosso del paradosso è che si trovano atei disposti a dire che la costruzione di una moschea è una cosa meravigliosa, ma la costruzione di una chiesa è una faccenda orribile.
Mi domandavo, perché non ce nessuno? Ecco, uno c’è:
Non penso che bisogni impedire a nostri concittadini di costruire la “Ground Zero Mosque”. Probabilmente non c’è nessun fondamento legale per vietarlo – né ce ne dovrebbe essere uno. Ma il margine fra ciò che è legale e ciò che è desiderabile, o perfino opportuno, lascia spazio per moltissimi progetti che persone di buona volontà potrebbero trovare offensivi. Se uno riesce a tirare su i 100 milioni necessarî potrebbe costruire anche un santuario a Satana nello stesso posto, con incisi i nomi delle vittime dell’Undici Settembre che soffriranno all’Inferno per l’eternità. Potresti anche costruire un istituto “Verità per l’Undici Settembre” soddisfacendo la credulità, il masochismo e la paranoia del 16% di americani che crede che il World Trade Center sia stato intenzionalmente fatto crollare da agenti del governo americano. Incidentalmente qualunque santuario al pensiero cospirazionista conterrebbe anche una moschea, con dentro una lista dei 4 mila ebrei che sospettosamente non hanno praticato la loro usura alle Torri Gemelle il giorno dell’attacco.