Fornero

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Se avesse riso come per il terremoto all’Aquila, beh guarda che farabutta.
Se avesse fatto una faccia serena, beh guarda come non gliene frega niente.
Se avesse fatto una faccia imperturbabile, beh guarda che insensibile.
Se avesse fatto finta di niente, beh guarda come occulta la verità.
Se si è commossa, beh guarda che donnetta instabile che non può fare il ministro (e, giusto per contraddirci nello spazio di cinque minuti, comunque sono lacrime di coccodrillo!).

19 Replies to “Fornero”

  1. guarda, per me può fare benissimo il ministro, anzi deve: voglio vedere come si comporterà con i cosiddetti “ammortizzatori sociali” (cassa integrazione, mobilità), perché sono convinto che ci sarà sempre più gente (direi “lavoratori”, ma non vorrei usare termini comunisti!) in mezzo alla strada, che perde il lavoro e non ha ancora diritto alla pensione, che deve pagarsi da vivere, comprare le medicine, magari anche usare gli ospedali (sempre più a pagamento) — per tutto questo le lacrime sono perfettamente inutili e secondo me anche un pochettino ipocrite

  2. Lacrime vere di empatia. Donna forte e dignitosa. MA…
    Non per questo si può tacere che queste lacrime sono conseguenza di una scelta che ha lasciato fuori la tassazione sugli immobili della chiesa.
    L’unico a chiederne conto è stato un giornalista svedese, stamattina, e Monti ha glissato con stile.
    Quindi. Occhio a come indirizzare la compassione, non la sua, la nostra.

  3. sì, le lacrime erano senz’altro sincere, vedendo la scena ho pensato “però, che differenza con quei quattro cafoni che ci governavano prima!”
    ho sentito un’intervista nella quale lei si diceva favorevole al salario minimo garantito (ma, ha precisato, questa era solo una sua personale opinione).
    il fatto è che Monti sembra davvero il robot di Crozza, e mi pare stia agendo di conseguenza: capisco i tagli e tutto, ma davvero non c’è in Italia uno, dico, uno capace di far pagare le tasse al clero?
    il fatto che lui rinunci al suo stipendio lascia il tempo che trova.
    comunque, benvenuta l’empatia, era un po’ che non si vedeva, da quelle parti.

  4. Sono convinto che chiunque abbia visto la conferenza stampa sia convinto della sincerità del ministro. E non parlo di un video di 30 secondi su youtube, perchè si vedeva dall’inizio che stava per lanciare un cetriolo dietro l’altro controvoglia e con sofferenza.
    A me piacerebbe sapere perchè non si sono fatte le millemila cose alternative per trovare almeno i soldi per evitare il taglio dell’indicizzazione (chessò: i 16 miliardi dei diritti tv, tassare un po’ di più gli scudati, ridurre fortemente i rimborsi elettorali, o tutte quelle che elenca i Gilioli. Son miliardi, eh, non demagogici bruscolini).

  5. @ dtm:

    Perchè Monti e la sua squadra hanno le mani legate dal fatto che la manovra dev’ essere votata da un Parlamento di cui loro non sono espressione

  6. Eh ho capito, ma un conto è chiamare monti per risolvere la situazione, un conto è chiamarlo per fargli fare il lavoro sporco. Son stufo del ricatto di B: finisce che ce lo troviamo ringalluzzito nel 2013 insieme ai verdi padani.
    (Sorvolate sull’astio, ho sentito parlare un leghista, l’avrei preso a fascistissime badilate. Cicchitto sembrava un signore a confronto).

  7. l’unica che mi ha veramente convinta, di tutta la squadra, l’unica che mi è piaciuta a pelle, l’unica che ha saputo spiegare le cose con semplicità, l’unica che ho sentito vicina a noi, nella sofferenza, senza ipocrisie.
    La manovra è iniqua, ma la Fornero mi è sembrata una gran brava persona.

  8. Monti sulla “mancata” introduzione dell’ICI alle proprietà ecclesiastiche:
    «Si tratta di una questione che nel pacchetto urgente adottato ieri non ci siamo posti»
    A me risultano 2 mld annui, certe domande bisognerebbe porsele…

  9. @ Flavio Pas:
    Già.
    Direi che è chiaro, e forse è ben chiaro dall’inizio, che se c’è una cosa negativa di questo governo è che non toccherà niente che faccia seriamente arrabbiare la Chiesa. ICI, unioni civili, testamento biologico, etc.

  10. @ Giovanni Fontana:

    E, onestamente, è giusto così. E’ un governo che non ha legittimazione democratica e l’ unico modo per far pagare l’ ICI alla chiesa è attraverso un lento processo politico, non con manovre dettate dallo stato d’ eccezione

  11. Su alcune cose la Chiesa dovrebbe vedersi ridotte delle prerogative (penso in primo luogo agli insegnanti di religione), ma c’è molta confusione su quel che la Chiesa riceve o non riceve.

    http://www.avvenire.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf

    Questa è una contro-analisi alla Questua di Maltese, che nella sua foga anticlericale è stato piuttosto pedestre.

    Anche sulle scuole private c’è molta mitologia:

    http://www.qdrmagazine.it/2011/2/14/01_scuola.aspx

  12. E’ un documento interessante, che però non ho la capacità di valutare fino in fondo. Neanche la La Vera Questua, se è per questo, ma alcune imprecisioni marchiane di Maltese e di certe semplificazioni sono, a me pare, mostrate efficacemente -a parte, ribadisco, l’insegnamento nelle scuole pubbliche di religione, per il quale l’argomento che “i soldi vanno ai professori, non ai vescovi” è debole a dire poco, visto che dovrebbero essere i vescovi, che danno il placet, a sostenere l’onere.

    Anche qua però vedo argomenti sofistici: se lo Stato decide di sostenere finanziariamente scuole e università (e a me personalmente va benissimo, perché sono cmq soldi spesi bene), ovviamente parte dei soldi andranno a istituzioni cattoliche, perché la Chiesa ha una presenza forte (e spesso autorevole) nel settore. Ma non è che quei soldi vengono dati loro in virtù nella loro cattolicità, bensì in virtù del loro essere scuole e università.
    Un dietrologo non ci mette niente a dire che si dà un contentino agli altri per soddisfare la Chiesa, ma questo è un passo che non sono disposto a fare.

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