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Chi non capisce il tifo contro, non capisce il tifo. E chi non capisce il tifo, non capisce il calcio.
La spiegazione breve è che, per ciascuno di noi, le squadre avversarie non sono i calciatori o la città; no, sono gli amici che tifano quella squadra lì. Se non c’è nessuna persona a cui vuoi bene da prendere in giro, o da cui essere preso in giro, è come giocare a Risiko da soli: ma che gusto c’è? La spiegazione lunga è qui, e ve l’andate a leggere, se ne avete voglia.
Capirete bene, quindi, che per un tifoso della Fiorentina che ha passato infanzia e adolescenza a Roma, Fiorentina-Roma è la partita dell’anno (infatti mi ero presentato in tenuta da combattimento). Più che Fiorentina-Lazio per due ragioni, così da far arrabbiare entrambi: perché i tifosi romanisti sono i più lamentosi d’Italia, qualunque partita, anche persa cinque a zero, è sempre colpa dell’arbitro, del palazzo, della sfortuna. E quindi è molto più bello batterli. La seconda è che la squadra al governo a Roma è la Roma: la Lazio è tutt’al più opposizione. E difatti, nonostante sia cresciuto a Roma Nord, conosco molti più romanisti.
Oggi la Fiorentina ha battuto tre a zero la Roma, e lo ha fatto nel migliore dei modi. Dimostrando la netta inferiorità della Roma. È importante: la partita non ha dimostrato la superiorità di una squadra vigliacca e senza gioco come la Fiorentina – di quello chissene frega –, no ha dimostrato la netta inferiorità di una Roma che ha giocato in maniera nulla, noiosa e irritante, nervosa e svogliata, irascibile e lagnosa, insomma ha giocato e perso da romanista, e questo sì che è ragione di gioia.
Ciò vale per la squadra, che ha finito la partita in otto uomini (e doveva finire in sette) e ha regalato due rigori alla Fiorentina (e dovevano essere tre). Ma c’è qualcosa di ancora più bello, e cioè che una sconfitta simile ha talmente traumatizzato i tifosi romanisti da averli completamente snaturati: li ho sentiti – naturalmente ho finito il credito a forza di telefonate e messaggi agli amici di una vita – mesti, rassegnati, arrendevoli. Quel rosicamento sommesso che regala una soddifazione speciale all’amico-avversario: non una lamentela, una critica all’arbitro, nessun piove-governo-ladro (eppure pioveva a dirotto e il governo passava la manovra!).
Per me la stagione è finita. Il campionato non può dare molto altro: se anche vincesse la Roma al ritorno, noi avremmo vinto all’andata, e per tre a zero. Basta così. E l’indirizzo della partita è stato talmente chiaro che, per tutti, la soddisfazione non è celebrativa di sé, è nello sfottò agli altri. Mentre si viaggia, sui treni in Toscana, si canta – la base è Cristina D’Avena –un-due-tre un-due-tre un-due-tre-tre questo è il valzer del romanista (notizie di prima mano).
E, come detto, vale all’inverso: a Roma della partita non ne parlano, cosa inaudita, neanche per lamentarsi. Sanno che se la possono prendere solo con loro stessi. Sanno che non hanno niente su cui possano recriminare, al di fuori della propria squadra. Sanno che se fosse stato un match di Pro Evolution Soccer si sarebbe detto che il giocatore che teneva la Roma aveva il tasto “quadrato” rotto. Sanno di aver deliberatamente buttato una partita contro una squadra cadavere. Sanno che l’hanno persa loro, e hanno fatto di tutto, per perderla. Sanno che se fosse scesa in campo solo la Fiorentina sarebbe finita 0-0. Non c’è soddisfazione più bella. Grazie, Roma.
Il post mi ha fatto venire voglia di tifare viola, anche se non ho mai potuto sopportare il calcio. Però mi trattengo e vado prima a controlare se è vero che questa Fiorentina-Roma è davvero finita 3-0.
Luigi Castaldi scrive::
Ti confermi Ministro dell’Intelligenza di un mio ipotetico governo.
Dici che i tifosi romanisti sono i più piagnoni d’Italia e, dopo aver vinto una partita 3 a 0, scrivi: “Ciò vale per la squadra, che ha finito la partita in otto uomini (e doveva finire in sette) e ha regalato due rigori alla Fiorentina (e dovevano essere tre).” Chi è il piagnone?
Grande soddisfazione inoltre, da tifoso romanista, leggere che per te la stagione è finita.
Stagione finita.
ertank scrive::
E anche i più prevedibili, devo dire. Ma immagino che tu, dal dentro della sindrome del romanista, non ti possa davvero rendere conto di cosa voglia dire essere piagnone – urlare al complotto, al fatto che sono tutti contro di loro, inventarsi bizzarre interpretazioni del regolamento o cospirazioniste interpretazioni freudiane del comportamento dell’arbitro – e di cosa, invece, voglia dire descrivere una partita che, scritto da tutte le parti, non si è fatto nulla per vincere.
Secondo me, a livello di cospirazionismo, i romanisti possono arrivare al massimo secondi:
http://www.camilloblog.it/archivio/2011/12/05/video-dellanno/
@ Giovanni Fontana:
Non penso affatto che la partita sia stata persa per l’elenco aulico e altisonante che ci hai propinato. Penso che la Florentia Viola sia stata superiore alla Roma. Penso che , nonostante ciò, tu ti sia lamentato di un rigore e di un’ espulsione non dati. Questo PER ME è da piagnoni, al di là dei colori.
@ ertank:
Guarda, grazie di questa ulteriore rosicata. Grazie davvero.
(A onore al merito, comunque, devo riconoscere una seconda volta che questa metamorfosi romanista del non lamentarsi dell’arbitro è un positiva novità : bravi!)
@ Giovanni Fontana:
Io sto cercando di parlare con te, tu invece non parli con me ma a un ipotetico tifoso romanista medio. Non sto rosicando, mi dispiace soltanto che ci sia ancora, nel 2011, questo razzismo da quattro soldi. Continua pure questa conversazione con i tuoi fanstasmi giallorossi, a me non interessa.
ertank scrive::
Uddio. Razzismo?
Forse è un commento troppo serio il mio, e si, un po’ sto rosicando.
Secondo la mia modesta opinione (romano, romanista, ogni tanto piagnone) esistono tifosi poco presentabili di tutte le squadre di calcio. E sono tanti.
Vivere a Roma, per qualcuno che romanista non è, vuol dire essere esposto a tutte le peggiori “qualità ” dei giallorossi. Perché si è in minoranza e, visto che si parla di sfottò (è questo di cui si parla no? E infatti rosico molto che tu possa farlo e io invece, dopo tre pallini a zero, no), si è sottoposti a continue vessazioni (alcune di particolare cattivo gusto, e lo ammetto) da parte dei romanisti.
Se tu avessi vissuto in un’altra città forse, e dico forse, penseresti lo stesso di altri tifosi (magari un po’ meno rompicoglioni dei romanisti ma sempre, sempre, terribilmente irrazionali).
Io per esempio, pur non negando che molti romanisti siano insopportabili, mi trovo ogni volta a discutere con laziali che passano il tempo a guardare le partite della mia squadra solo per segnarsi il numero di rigori a favore, i fuorigioco non segnalati e poi rinfacciarmeli.
Saluti, e forza Roma.
(e complimentoni per il blog, che seguo sempre)
Aspetta Gio. Ieri almeno tre amici romanisti hanno sostenuto col sottoscritto (orgogliosamente juventino) la seguente tesi: almeno due delle espulsioni non c’erano, è tutto un grosso favore alla Rubentus che incontrerà la Roma alla prossima giornata.
Che poi magari ci massacreranno. Ma intanto io rido.
@ Luca Dammicco:
Luca, sono d’accordo all’80%. Nel senso che è certamente vero che l’esposizione ai romanisti mi fa concentrare sui romanisti (e le vessazioni sono parte del gioco, e divertono anche quelle: come dice il mio amico interista “io vado orgoglioso delle 52 chiamate non risposte il 5 maggio”).
E devi considerare che i romanisti sono il mio bersaglio preferito proprio perché conosco tanti romanisti (nel primo paragrafo di questo http://www.distantisaluti.com/il-goleador/ trovi il perché serio e il perché scherzoso), e immaginerai che i primi destinatarî di questo post sono proprio i miei amici romanisti, per questo non va presto troppo sul serio.
Rimane un 20% su cui non sono d’accordo e sui cui mi sento di dire che, veramente, i romanisti siano i più lamentosi, complottisti, piovegovernoladristi. Ti dico di più, secondo me i secondi più lamentosi sono i miei compari fiorentini (http://www.distantisaluti.com/siamo-tutti-autentici-grulli/): dovresti sapere quante ne ho lette, in questi anni, di accuse agli arbitri di servire il palazzo anche per espulsioni.
Non so se abbia a che fare con il fatto che romanisti e fiorentini (unici in Italia) si sentano davvero eredi di una grande tradizione storica e culturale che sentono vilipesa dagli scarsi risultati.
Non so, bis, se questo abbia a che fare con il fatto che romanisti e fiorentini sono spesso anche i più simpatici: come “voi comaschi e noi con le femmine” o “Bush comprate er Risiko” http://www.distantisaluti.com/so-o-so-comprati/
http://www.distantisaluti.com/la-ballata-dei-non-arrivati-alla-fiorentina/
(e grazie)
lorb scrive::
Ahahhaahahah, sono quelli non snaturati!
Stavo vedendo le immagini del rigore di Brady..
@ Fabrizio:
Non ti odio perché mostri erudizione. Di solito in questi casi, specie dalle vostre parti, si cita Carnevale.
la piccola vendetta Fiorentina:
http://carlettodarwin.blogspot.com/2012/01/core-de-sta-citta-roma-fiorentina-3-0.html