Lunedì 12 gennaio

Dài, che la vita è bella – Diario dalla Palestina 132

Grazie al bel regalo dei miei nonni, abbiamo potuto iniziare a vedere dei film insieme ai bambini. In giro per la rete si trovano i sottotitoli in arabo, così non c’è neanche bisogno di passare dall’inglese. I bambini si sono appassionati a Benigni, cosa che mi ha sorpreso un poco, ma sicuramente fatto felice (già immagino il vostro strale: io lo considero l’unica persona veramente innamorata al mondo, pensate un po’). Abbiamo visto la Tigre e la neve, e la Vita e bella. Il primo è stato molto divertente, e i bimbi volevano farmi da interpreti nelle parti in cui si parlava in arabo, è stato delizioso (se vi ricordate il film è ambientato durante la guerra in Iraq). La Vita è bella, invece, è tutta un’altra cosa. Da non esperto di cinema quale sono, quindi solo apprezzandone il godimento, lo considero il più bel film che c’è. Merita un capitolo a sé stante il fatto che il film affrontasse il tema dell’Olocausto, con bambini che non ne sapevano nulla, e che sono educati a odiare gli ebrei fin da bambini. Avevo qualche remora al proposito, ma ho trovato in Ahlam un’insperata molla propulsiva: abbiamo visto la prima parte assieme, e poi la seconda parte l’ha valutata lei prima di farla vedere ai bambini, e il suo responso è stato – dobbiamo farlo vedere ai bambini. Però che Hitler ammazzasse anche gli omosessuali non l’ha voluto dire, lei stessa ha scoperto dell’esistenza dell’omosessualità alle porte dei trent’anni.

L’iniziativa, comunque non è piaciuta soltanto ai bambini, anche Mahdi – il fratello di Ahlam, che la viene a prendere ogni sera perché lei non può camminare da sola per strada – è venuto un po’ in anticipo per partecipare alla visione:

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E poi c’è stata la volta successiva, in cui dovevamo vedere la seconda parte della Vita è Bella, ma Lana, Ghaida, Rowan, Mohammed, Roa, Marah, Tina e Nasri l’avevano già vista, mentre Jaber no. Quindi abbiamo messo Jaber da solo a vedere la prima parte, continuando le nostre attività nell’altra stanza. Ma non c’è stato verso: Lana, Ghaida, Rowan e Mohammed volevano a tutti i costi rivedere anche la prima parte:

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Così non abbiamo potuto far altro… che arrenderci alle cause di forza maggiore:

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E questa? Beh, hanno voluto rivedere la scena finale, e uno di loro – non ricordo neanche più chi – ha preso la macchina fotografica, e gli ha fatto una foto. Eccola qui:

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3 Replies to “Lunedì 12 gennaio”

  1. ciao Giovanni! sono Andrea Minetti.. sono rimasto davvero colpito vedendo il tuo articolo sull’unità e mi sono subito messo alla tua ricerca sul web!
    questo blog è spettacolare.. e quello che stai facendo tu laggiù è ancora meglio.. dovremmo farlo un pò anche noi..
    devo dire che notando la tua grande forza di volontà e il tuo spirito d’iniziativa mi hai svegliato da un torpore di fancazzismo post-lauream che aleggiava a casa mia..
    spero di incontrarti presto.. quando torni?
    bella!

  2. carini!
    a proposito: ho perso il conto delle volte in cui all’estero il corteggiatore di turno se ne esce con “Buongiorno principessa!”.

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