Il gioco è questo, e me l’ha stimolato la lettura di questa intervista e delle solite sparate di quell’altro, affinità e divergenze con i seguenti due personaggi politici su cinque temi – voto 5 è il più alto, voto 1 è il più basso:
Diritti civili: Vendola 5 – Di Pietro 2
Mercato del lavoro: Vendola 1 – Di Pietro 3
Politica estera: Vendola 2 – Di Pietro 3
Immigrazione: Vendola 5 – Di Pietro 2
Giustizia: Vendola 4 – Di Pietro 1
Risultato: Vendola 17 – Di Pietro 11
Il Partito Democratico si è alleato con Di Pietro.
Fuori categoria, conoscenza dell’italiano: Vendola 5 Di Pietro 1
e quindi ci dovevamo alleare con la sinistra arcobaleno?
Provando a fare lo stesso gioco con Diliberto o Pecoraro Scanio, non sarebbe stato tanto migliore.
Ma forse Vendola può essere dei nostri, più di Di Pietro, no?
I voti sopra riportati sono stati dati in base a qualcosa oppure è solo un giudizio personale privo di fondamento?
Ad esempio, l’idea di giustizia da te esaltata di Nichi Vendola la ritrovo alla fine dell’intervista che hai likato:
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“Forleo o De Magistris?
«A me non piacciono i magistrati che parlano, che partecipano, che vanno ai talk show. Il rito giudiziario deve riguadagnare la sua solennità e la sua discrezione. E allontanarsi il più possibile da ciò che assomiglia ai processi di piazza». ”
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Evidentemente a Vendola non piacciono nemmeno i magistrati come Giovanni Falcone che prima di essere ammazzato ha condotto un programma sulla rai per spiegare cos’è la mafia.
“Affinità e divergenze”, prive di fondamento. Non di civiltà .