La corsa a ostacoli – Diario dalla Palestina 38
La corsa a ostacoli funzionava così: c’erano due squadre che partivano allineate a mo’ di staffetta. Come testimone avevano una matita rossa e una blu (le due squadre erano appunto Azra e Ahara), qui vedete due foto della partenza da diverse angolazioni: il frazionista successivo doveva sempre prendere possesso della sedia lasciata libera dal frazionista precedente, e tutti dovevano scendere di uno scalino:
Qui il percorso da un’altra angolazione, purtroppo non c’è nessun reperto del quadro dove segnare i punti che si trovava girato l’angolo:
Qui invece io, fotografato a tradimento, in fase di collaudo e spiegazione:
Ma come funzionava il percorso? Le due squadre partivano con un bivio, ognuna dovevaç
- Prendere la strada obbligata per la propria squadra
- Infilarsi sotto al tavolo, strisciandoci sotto
- Saltare le seggioline appoggiate come ostacolo
- Fare un giro intorno al secchio della spazzatura
- Raccogliere il proprio rotolo di scotch (ce n’erano due e due scope), infilarlo dentro al proprio manico di scopa e farlo scivolare per tutto il bastone, in modo che atterrasse di nuovo sullo scottex (in caso contrario si doveva rifare)
- Girare l’angolo all’interno delle sedie appiattendosi il più possibile contro il muro, per non urtare le seggiole, pena la replica del bastone + scotch
- Andare a colorare con la propria matita i cerchi del colore della squadra avversaria su di un foglio attaccato dietro l’angolo (nelle foto non si vede)
- Saltare sullo scalino all’esterno della sedia, e saltare giù
- Intingere le dita in un piattino pieno d’acqua e poi arpionare con due dita (bagnate!) una saponetta e farla atterrare dall’altra parte della scatola (si vede meglio nella seconda foto)
- Passando nel pertugio aperto nelle seggioline, alzare e riabbassare il paccone ingombrante ma leggero pieno di carta igienica
- Passare in mezzo al tavolo e riprendere il proprio percorso
- Consegnare il testimone al frazionista successivo seduto sulla sedia e andarsi a sedere sul gradino più alto
Ovviamente la vittoria sarebbe andata alla squadra che con la propria matita avesse colorato più cerchi della squadra avversaria, al di là dell’angolo. Per la cronaca è stata la squadra blu.
Tutto ciò vi sembrerà complicatissimo, ma – come dico sempre – non dobbiamo mai sottovalutare questi bambini: le regole sono state capite benissimo da tutti, e anzi è stato molto difficilecercare di tenere a bada il loro istinto a barare, a partire prima, a evitare di bagnarsi le dita, etc. Ecco, se c’è una cosa che bisogna insegnare a questi bimbi è la lealtà. Stavo per scrivere che sembra di poca importanza ma non lo è, poi ho pensato che sembra anche, di grande importanza.
Altri due scatti – Reem e Rowan che stanno saltando le seggiole cercando di arrivare prima dell’altra alla strettoia imposta dal secchio della spazzatura (qui si vede il testimone, blu – quindi vittorioso – in mano a Reem):
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