Nei giornali anglosassoni e nel nord europa in genere, gli obituaries sono un genere. Non sono i soliti annunci funebri (ne dànno il triste annuncio etc.), ma sono storie o pezzi di storie. Il tono è meno formale, e più leggero. Certo, ci sono le persone famose, ma anche quelli un po’ meno. L’Economist, che è una rivista di non tantissime pagine, ne ha una dedicata esclusivamente a essi, e molti giornali li hanno anche online – qui qualche esempio illustre: NYT, Guardian, WP.
Questa premessa per spiegare bene l’immagine qui sotto, scovata da River, di una bella e molto azzeccata campagna per la donazione degli organi: “un donatore di organi può salvare otto vite”, recita il messaggio in basso.
Al centro della pagina l’obituary di un donatore, intorno a esso otto riquadri vuoti.