Certe volte succede che i buoni si comportino da buoni, e gli stronzi si comportino da stronzi. E siano premiati i primi.
Secondo me quelli del Giornale, misurandoli col proprio metro, hanno pensato: «figurati se quelli dell’Espresso non farebbero qualunque porcata per danneggiare il proprio nemico». Penso che siano ancora lì, a rimuginarci: «ma perché non hanno fatto come avremmo fatto noi?».
Davvero bravo a Marco Lillo, e a tutti i suoi colleghi.
Il che in realtà apre una interessante prospettiva di contro-trappola a quei [censura] de Il Giornale.