Quando mi capita di leggere un aneddoto carino, da qualche parte, me lo appunto per non dimenticarlo: così ora ho un piccolo mazzo di aneddoti che ogni tanto racconto. Pensavo di farci un libro, un giorno, ma forse è più carino pubblicarne uno, ogni tanto, sul blog. Questo ‘ogni tanto’ sarà ogni lunedì.
Compagno dove sei?
Nel febbraio del 1956 si tenne il XX Congresso del PCUS passato alla storia per il rapporto segreto in cui il segretario del Partito, Nikita Krusciov, svelò il lato sanguinario e dittatoriale dello stalinismo fino a quel punto occultato. Le inopinate rivelazioni, avvenute nell’ultimo giorno in una seduta a porte chiuse, sul culto della personalità di Stalin – tanto contrario allo spirito del socialismo rivoluzionario – e della repressione dei proprî avversarî crearono enormi turbamenti a tutti i convitati: quello che fino a tre anni prima era stato considerato l’integerrima e infallibile guida della Nazione, si rivelava un farabutto della peggior specie. In molti non vollero credere alle nuove verità palesate tanto da accusare Krusciov di revisionismo, e si racconta che durante la sessione segreta – mentre Krusciov parlava delle purghe staliniane all’interno dell’Armata Rossa e del Partito – una voce anonima ben nascosta fra le moltitudini del pubblico levò una domanda all’indirizzo di Krusciov: «e mentre succedevano tutte queste cose tu dov’eri?». «Ero dove siete voi ora, caro compagno», rispose Krusciov.
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[Qui il primo: Brutti e liberi – qui il secondo: Grande Raccordo Anulare – qui il terzo: Il caso Plutone – qui il quarto: I frocioni – qui il quinto: Comunisti – qui il sesto: La rettorica – qui il settimo: Rockall]
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