La gara d’appalto per la costruzione della ferrovia superveloce tra Gedda e la Mecca è stata vinta dalla China Railway Engineering Corporation, nello scorso febbraio. Però l’accesso alla città santa è vietato agli infedeli [….] La soluzione è stata prettamente spirituale. 3.382 lavoratori cinesi si sono convertiti all’islam in due cerimonie pubbliche alla Mecca e ad al Taif.
Stupendo! Ricorderei anche che la stragrande maggioranza dei dirigenti cinesi degli anni Settanta disponeva di tre piccoli altarini diversi e di tre diverse cassette delle offerte: una buddista, una induista e una cristiana.
E che spesso il rituale annuale davanti alla tomba degli antenati consisteva in un particolare miscuglio dei tre riti dei defunti delle diverse religioni.