Casacche

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La parola “casacca” è una parola orfana, si usa solo in un contesto, e solo seguita da un’altra parola. Ce ne sono altre, come “convolare” (a nozze), o “strenne” (natalizie): l’avete mai sentite usare in un altro contesto? Secondo me bisognerebbe fare una campagna per dare loro degli altri genitori.

Questa era la premessa per interessare anche i non calciofili. Ora comincia l’inciso:

A noi della redazione di Distanti Saluti ci dispiace per i non calciofili, ma quello che sta per venire è il primo Mondiale che questo blog vede giocare. Capiterà che si parli di dieci panzoni in mutande che urlano frasi senza senso (ah, no, quella era l’opera), più spesso che non. A noi ci dispiace che la gente non capiscono – , faccio come Dante che parlo come parlano quelli di cui parlo.

Per tutta l’altra gente, quella che capiscono, andate a vedervi tutte le maglie di tutte le squadre dei Mondiali. Nessuna è strepitosamente più meravigliosa delle altre, ma diverse sono belle: la prima della Costa d’Avorio, quella dell’Australia, le due portoghesi, la seconda della Spagna. Orribile la seconda del Ghana: sembra il Castel di Sangro dei poveri.

12 Replies to “Casacche”

  1. La seconda dell’Australia è brutta! La seconda della Germania invece è molto… “forte”.
    Grecia e Sudafrica fantastiche.

  2. Inghilterra home su tutte, belle le prime maglie della Puma per le squadre africane ( con disegni stilizzati sulla spalla, un pò meno le seconde a righe verticali), l’Adidas un pò sottotono a parte quella dell’Argentina e della Grecia, Nike bene con Corea e la prima dell’Australia, le altre troppo semplici.

  3. Non capisco, nell’espressione “cambiare casacca” “casacca” è preceduta da un’altra parola. Ma forse non è questo il contesto che intendevi tu.

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