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Attraverso un mio contatto su Facebook scopro questo commento dell’aggregatore molto seguito Informare per Resistere, che nel provare a commentare la strage norvegese in chiave anti-israeliana fa uno di quegli autogol che bisogna essere del tutto accecati dall’ideologia per non notare, prima di scrivere una roba del genere.
Cioè: stanno sostenendo che un terrorista (poi, kamikaze?) che lotta per una causa, macchia di violenza e delegittima tutti coloro che combattono, anche pacificamente, per la stessa causa? No davvero, lo dico da volontario che ha lavorato in Palestina, ma sono completamente scemi?
Io credo che il “pensiero” di Ignorare X Esistere fosse semplicemente quello di dire che Breivik in fondo è manovrato dal Mossad, e che la strage è una risposta alla politica filo palestinese della Norvegia
E c’è già chi grida al gomblotto! http://solleviamoci.wordpress.com/2011/07/26/israele-e-usa-tra-gli-autori-la-strage-di-oslo-e-le-sue-stranezze/
Il comblottista in questione dice che tra Oslo e Utoya ci sono 150 km… Andate su Google Maps o qualche servizio simile e potrete vedere che sono circa 40 km.
A questo punto mi è lecito almeno sospettare che il testo (che non ho letto, non posso perdere tempo) sia pieno di errori e mistificazioni, se hanno cambiato perfino una distanza.
Il problema è il solito: per sparare minchiate bastano due minuti, per fare ricerche e mostrare che son falsità serve molto più lavoro. Spesso poi questo lavoro è inutile per convincere i complottisti, che continuano a credere in ciò che piace a loro, piuttosto che alle evidenze che vengono loro mostrate. Una specie di credenza dogmatica, “religiosa”, nel senso più basso del termine.
questa vicenda è una manna per i complottisti di ogni schieramento
da una parte ci sono quelli che sostengono che è un complotto sionista per far pagare alla norvegia una posizione filo-palestinese
dall’altra quelli che sostengono che è stato organizzato da quelli che vogliono screditare le posizioni anti-islam e contrarie al multiculturalismo
poi il tizio era massone e quindi ci sono quelli che gridano al complotto del NWO, degli illuminati, dei rettilani, degli abitanti della terra cava eccetera
visto che aveva fondato un’azienda di coltivazione biologica suppongo che prima o poi verrà anche fuori che è stata tutta una macchinazione delle multinazionali che producono ogm
e chissà quanto altro
Ho visto pure questa:
complotto americano (con ovvio appoggio sionista) perché la Norvegia ha raggiunto un accordo con la Russia riguardo a questioni sul Mare di Barents.
@ Flx:
Ad onor del complottisticamente corretto, molti articoli riportano un motivo plausibile: cioè la campagna di boicottaggio che la Norvegia si apprestava a fare contro Israele. Se cerchi in giro è pieno di dichiarazioni facilmente verificabili
giacomoB scrive::
oh, boy. are you serious? hai una definizione di “plausibile” che si estende da qui fino ai confini del cosmo, evdidentemente.
un ariano cristiano fanatico perso in templari e farneticazioni varie che fatica a trovare la fidanzata ed ama le divise uccide un centinaio di persone in nord europa e questo sarebbe stato pianificato dai “learned elders of zion” come punizione collettiva per un presunto boicottaggio di una nazione europea di 5 milioni di persone che esporta aringhe, legna ed un po di petrolio e che non incide di un iota sulla bilancia commerciale Israeliana?
il genere umano non ha speranza.
Plausibile per loro,mica per me
Da una parte ti do completamente ragione, Giovanni, perché ovviamente il fatto che un sostenitore di una certa idee decida di utilizzare la violenza non inficia l’idea stessa.
Dall’altra parte, pero’, mi pare che oggi sia importante riflettere anche sul fatto che certe idee lo contengono, il seme della violenza, soprattutto se non delineano con chiarezza come raggiungere l’obiettivo della lotta in modo pacifico. Con questo, non voglio demonizzare quelle idee, ma spero che oggi tanta gente si fermi a pensare e che facendo questo inizi a vedere le proprie idee sotto altre angolature.
Per spiegarmi meglio, ritengo sia pericoloso ripetere come un mantra per anni e decenni che X fa paura, che X e’ un nemico, che X ci sta facendo la guerra, che X ci sta invadendo, che X sta distruggendo la nostra identità /cultura/religione/modo di vivere/ eccetera…
Alessio scrive::
Ma certamente, è tutto ciò che sostengo in questo blog. Tu pensa se non sono d’accordo.
Le idee non sono tutte uguali, e alcune sono più prone alla violenza.
In questo caso, però, non si parlava delle idee, ma dell’atto (Breivik, Norwegian Kamikaze) e di come lui fosse pro-Israele, come se questo screditasse Israele (non le sue idee), quando quello che dicono – da una vita – coloro che lottano per avere, pacificamente, uno Stato palestinese è che la causa è giusta anche se alcuni la combattono in un modo profondamente sbagliato.
@ Giovanni Fontana:
Perfetto, allora ti do completamente ragione.