Le attività

Da giugno ho lasciato la gestione del negozio e faccio il coordinatore delle attività nel campo. Queste attività sono state create e vengono svolte ogni giorno da volontarî indipendenti (come me) e quelli di tre ONG spagnole che operano qui: Olvidados, Aire e Pangea.

Chi è stato a Katsika conosce bene queste attività, e le riconosce come uno dei tratti distintivi del campo. Ma chi non è mai venuto (e se non siete venuti, pensateci: perché non venite?) non le conosce e potrebbe non immaginare quante cose si possono organizzare in un campo profughi.

wp_20160902_10_44_14_proLa lavagna sulla quale ogni mattina assegniamo le attività per la giornata

C’è la scuola, che abbiamo costruito assieme e ora è gestita dalla comunità, alla quale noi forniamo insegnanti per le lingue straniere, principalmente inglese e tedesco (tutti vogliono andare in Germania, e se sanno un po’ di tedesco hanno più possibilità di essere mandati lì). C’è un asilo, per i bambini che non vanno ancora a scuola. C’è il cinema, che facciamo due volte a settimana, e mostriamo film – quasi sempre cartoni animati, ma va fortissimo anche Mister Bean – con un proiettore e delle casse.

C’è il baby food, che è l’attività con la quale diamo ogni giorno frutta fresca ai bambini dagli 0 ai 3 anni. C’è il Milky Way, che è la tenda nella quale diamo alle donne incinte o quelle che allattano, latte in polvere, pannolini, salviette, verdure e nutrienti. C’è una palestra, che abbiamo costruito con l’aiuto della comunità, e che ora è gestita da loro stessi, nella quale vengono svolte attività sportive ma anche di riabilitazione (ci sono persone nel campo che hanno subito le conseguenze della guerra). C’è la distribuzione dei sacchetti della spazzatura: vogliamo che le persone raccolgano la spazzatura loro stessi, ma noi forniamo i sacchetti, tenda per tenda. In questo modo abbiamo anche la possibilità di vedere se ci sono dei problemi nelle tende, se qualche bambino è malato, o cose di questo genere.

C’è un attivissimo gruppo di scout, diviso in diverse fasce d’età, che fa escursioni in tutto l’Epiro. C’è un gruppo di infermieri che porta le persone in ospedale (o le famiglie, per delle visite), segue i loro casi e le riporta a casa. Noi, non essendo ong mediche (qui nel campo c’è Medici del Mondo) non possiamo operare come dottori, ma svolgiamo queste attività di supporto coordinandoci con i medici.

C’è il negozio, che è dove diamo i vestiti: naturalmente non si paga, ma non abbiamo trovato un nome migliore di “shop”. Qui, ogni mese, tutti gli utenti del campo – seguendo un ordine sorteggiato – possono venire e prendere dei vestiti. All’inizio c’era una vera e propria emergenza, perché nessuno aveva altro che i vestiti che aveva indosso, ora che abbiamo fatto cinque volte il giro del campo cerchiamo di offrire un’esperienza più piacevole, senza corse, come fosse un vero negozio in una vita normale.

Poi c’è la porta, che è la difficilissima attività di tenere i bambini fuori dal magazzino. Gestiamo infatti due magazzini: quello più vecchio è un ex hangar all’interno del campo dove teniamo ciò di cui abbiamo bisogno per le attività giornaliere e per i bisogni della settimana corrente. C’è poi un nuovo magazzino, molto più grande e poco fuori dal campo, dove teniamo tutto il resto. Il materiale che teniamo nel nuovo magazzino non serve soltanto il campo di Katsika e l’edificio di Faneromeni (dove sono gli yazidi), ma i 5 campi profughi della regione dell’Epiro.

Durante l’estate abbiamo avuto la fortuna di avere tanti volontarî e questo ci ha permesso di mettere in piedi e mantenere attive tutte queste attività, ora che ce ne sono meno stiamo cercando di darci da fare per fare il possibile.

One Reply to “Le attività”

  1. Basta uno sguardo alla gigantesca lavagna per scoprire quello che è davvero inimmaginabile da fuori,non solo la vastità del programma e le conseguenti difficoltà di attuazione, ma soprattutto l’impegno profuso dagli organizzatori nel cercare di rendere la vita nel campo il più possibile organizzata e simile ad una vita normale con attenzione non solo alle necessità ma anche ad esigenze particolari e perfino alle cose piacevoli . Una specie di miracolo . Buon lavoro al coordinatore che è il Sindaco di questa piccola complessa città e grazie per la perseveranza

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