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Come “funzionano” i poteri in Iran
Ma che bello!
Grazie, credo, a lei.
È la non-democrazia, bellezza
Un’ode alla democrazia della sempre brava Anna Applebaum. [inglese]
Video: donne, manifestanti a Teheran, bastonate dalla polizia, quella lì che reagisce è una scellerata, ma non riesco a non ammirare la sua scelleratezza.
Intanto
In Iran sta succedendo un casino.
Noemì?
Non ne ho parlato finora, a parte questo post geniale, per nessuna ragione in particolare: ora Distanti Saluti ha anche posizione una ufficiale: è questa.
Reminder
Tutti l’avete aperto, poi avete visto che era troppo lungo e non l’avete letto: ecco, secondo me vale la pena di ripensarci perché l’ho riletto anch’io e m’è sembrato davvero interessante. Che pe’ ‘na vorta posso pure leggere una cosa lunghetta su ‘sto Distanti Saluti che scrive sempre quelle sbrodolate. E poi so che l’autore ci tiene. Certo, uno dei due dibattenti è proprio antipatico…
Danno da lavorare
«Buongiorno, la chiamo dalla casa produttrice della sua automobile»
«Buongiorno» (cheppalle, cosa vogliono vendermi oggi?)
«Vorremmo sapere se un nostro incaricato può venire a sabotare la sua auto»
«Eh?»
«Ovviamente la pagheremmo per il disturbo»
«Ok, facciamo giovedì»Per verificare che le proprie officine facciano i tagliandi in modo corretto, la Skoda manda a campione un tecnico a fare piccole manomissioni sulle auto da controllare. In cambio della collaborazione ti dànno un buono utilizzabile per acquisti/riparazioni.
Mi viene da vomitare
Un bel sito che raccoglie tutte le… ehm… buste per il vomito delle varie compagnie aeree.
Bisogna avere pazienza
Sul Guardian c’è un articolo di Michael Tomasky che parte dalla questione della sostituzione di un giudice della Corte Suprema – quell’istituzione tanto importante, quanto quasi immodificabile – negli USA, ma dice una cosa molto importante su tutte le lotte per i diritti, quelli dei neri, quelli delle donne, quelli degli omosessuali: queste cose – le varie conquiste – non sono successe accidentalmente, mentre tutto il resto della società aspettava pazientemente.
No, ogni battaglia è stata combattuta con tutte le armi, spesso contro la maggioranza dell’opinione pubblica, e spesso con forme di Affirmative Action (discriminazione positiva). Battaglie e provvedimenti senza le quali, ora, non saremmo a quel punto.
Quando dicono che “bisogna avere pazienza, le donne mussulmane un giorno avranno tutti i diritti che abbiamo noi, anche in Occidente ci sono voluti secoli” (trad. i mussulmani sono geneticamente inferiori), è necessario rispondere che no. Il nostro progresso, in Occidente, non è avvenuto per caso, ma quelle grandi battaglie sono state non solo utili, ma imprescindibili.
Progress on equality didn’t just happen. Choices count.
Il progresso nell’equità dei diritti non è, semplicemente, capitato. Le scelte contano.