Il titolare…
23 January 2008, 10:35 | Ogni me è politico | Commenti: 3
…del presente blog – intanto – e nel buio degli uffici, e nella monotonia delle scartoffie, e nell’oleatura dei gangli gerarchici, è diventato l’ufficialissimo titolista e immaginista dei Mille: quando errando per locande e osterie uditere favella di cotanti capolavori, sappiatelo, sono opera mia.
Di seguito, il discorso d’ascesa alla carica scrittomi da un assai celebrei ghostwriter:
Ringrazio il coordinatore Francesco Costa per il suo invito che accolgo volentieri, assumendo così l’incarico ufficiale di titolista e immaginista per il blog dei Mille.
In questo momento il mio primo pensiero va ai miei cari e a tutti quelli che mi sono stati vicini in questa mia esperienza nei Mille. A loro dedico questo importante risultato, la cui importanza è tale da renderlo sia un punto di partenza per la mia carriera politica che, anche, un punto di arrivo mica male. Sia chiaro: sarò il titolista e l’immaginista di tutti, e non solo di chi ha voluto che io ricoprissi questo incarico.
Mi fermo qui, avrei tante altre cose da dire ma – come spesso accade in momenti come questo – la commozione ha la meglio. Grazie a tutti per la vostra fiducia, viva l’Italia, viva la Repubblica, viva il Corriere.
Sì noti la chiusa con un gioco di parole così infimo da essere apprezzato dal titolare, qui.
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Bene, e grazie! Questo blog crede nella persuasione – ama le discussioni e chi le fa. Si discute per cambiare idea o per dare la possibilità agli altri di cambiarla. Perciò, più della tua opinione, ci interessano le ragioni che la sostengono, ciò che potrebbe far cambiare idea anche a noi. E tu? Potresti cambiare idea? Se la risposta è no, è inutile partecipare alla discussione – hai già deciso di non farlo.
Verrà il giorno in cui – sdentato e appoggiato al bancone di un bar – ti bullerai con gli amici di quando Francesco Costa ti scrisse un discorso
Sì, c’è un mio amico che ha conosciuto la donna cannone e un altro che ha preso un thè con quello che stappa le bottiglie coi denti, e già lo fanno.
La cosa tragica è che lo racconterai, e non ti crederà nessuno