By heart – Diario dalla Palestina 12
Tenere a mente: MAI discutere di politica, mai. Non perché sia pericoloso o che. Ma perché rischi di perdere qualunque speranza nella pace.
Che poi ognuno è settario, a parte teorie cospirazioniste e luoghi comuni anti-semiti che sono professati da tutti: quello dell’Azione Cattolica ti dice che è merito dei cattolici se i palestinesi non sono stati spazzati via, il nipote del profugo ti dice che solo i profughi hanno difeso la palestina, l’arabo israeliano ti dice che soltanto gli arabi israeliani sono quelli in grado di integrarsi, e così via.
E il colmo è che non hanno tutti ragione, come si dice: hanno tutti torto.
Però la cosa più illogica, la cosa più inaccettabile è che tutti ti dicono che non c’è alcuna speranza (zero, nessuna) per i palestinesi, ma che non accetterebbero meno di tutto. Questo ragionamento lo può fare chi pensa di avere possibilità di ottenere tutto, ma se uno pensa di poter ottenere al massimo zero, accetterà anche uno.
Il guaio è che anche gli israeliani dicono che non c’è speranza, non ci crediamo più.
Un tuo amico ti ha segnalato come Blog su una emailist della Sinistra per Israele
Leggo il tuo Blog con estremo interesse,sono un’ebreo italiano che vive in Israele,
sono parte di “quelli di sinistra che cominciano a non crederci piu’ tanto”.
E qui ti faccio la mia domanda (in generale per i volontari cattolici in Palestina)
Per fare la pace non bisogna cercare di avvicinare i due popoli in conflitto?
Non e’ arrivato il momento di scoprire l’arcipelago israeliano e avvicinarlo all’arcipelago palestinese? che si conoscano che si parlino, che la smettano di inventare mostri
la realta’ e’ piu’ semplice degli ingorghi ideologici e dei dogmi religiosi. Ballare intorno al fuoco insieme e parlare dell’oggi ….
La soluzione e’ dietro l’angolo. Pregiudizi,orgoglio sono il vero nemico, come nelle vecchie faide di mafia.
Scriviamoci, incontriamoci, parliamone…
come dici tu “senza Politica”…soluzioni a problemi quotidiani.
Credo che la soluzione sia molto lontana dall’essere dietro l’angolo, ma questa è un’obiezione scontata: ti scrivo privatamente, con calma.