Sathya Sai Baba era più credibile di Gesù Cristo

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È morto Gesù Cristo. Dice: ma non doveva risorgere oggi? E invece è morto. Cioè, è morto Sathya Sai Baba, ma è la stessa cosa. È un peccato – Sai Baba era un ottimo controesempio per mostrare ai cristiani come loro stessi troverebbero ridicoli i loro precetti e le loro convinzioni, se soltanto gli dessero un nome indianeggiante. Quanto credere alla sovrannaturalità di Cristo sia assurdo. Questo è come lo spiegava Harris qualche mese fa:

Il Cristianesimo si regge sull’idea che i racconti del Vangelo sui miracoli di Gesù siano veri. Questo è ciò che va confutato per confutare il Cristianesimo. Non devi dimostrare che l’universo sia privo di Dio come non devi dimostrare che Zeus o Poseidone o le migliaia di altri dèi morti siano assenti dall’universo. Per il Cristianesimo si tratta di un’affermazione testuale della veridicità di alcuni racconti.

Pensate a cosa ciò voglia dire: gli studiosi della Bibbia concordano che la data di redazione dei vangeli è di decenni successiva alla morte di Gesù. Decenni. E naturalmente non abbiamo i manoscritti originali. Abbiamo le copie delle copie delle copie di antichi manoscritti che hanno migliaia, letteralmente migliaia, di discrepanze fra loro – molti dei quali mostrano segni di interpolazione posteriore (l’aggiunta successiva di interi passaggi che poi diventano parte del canone).

(…) Ma la verità è che anche se avessimo affermazioni attuali dei miracoli di Gesù questo non sarebbe sufficiente, perché di storie di miracoli ce ne sono in abbondanza, anche nel 21° secolo.

I seguaci del guru indiano Sathya Sai Baba gli ascrivono tutti i miracoli di Gesù. Legge nel pensiero, può predire il futuro, cura i feriti, resuscita i morti, è nato da una vergine. Sathya Sai Baba non è una figura marginale. Magari non l’avete mai sentito, ma hanno fatto una sua festa di compleanno qualche anno fa e un milione di persone si sono presentate. Ci sono tantissime persone che lo credono una divinità vivente. Quindi il Cristianesimo è predicato sulla pretesa che storie di miracoli del tutto simili a quelli che oggi vengono raccontate a proposito di Sathya Sai Baba diventano più credibili se ambientate in un contesto religioso prescientifico, decenni dopo il loro supposto avvenimento, come testimoniato dalle copie delle copie delle copie di antichi e largamente incongruenti manoscritti.

Abbiamo i miracoli di Sathya Sai Baba attestati da migliaia e migliaia di testimoni oculari, e non meritano neanche un’ora sulla TV via cavo. E, nonostante questo, metti qualche racconto di miracoli in un vecchio libro, e metà delle persone sulla Terra li penseranno come una legittima fonte attorno alla quale organizzare la propria vita: nessun altro ci vede qualcosa di problematico?

83 Replies to “Sathya Sai Baba era più credibile di Gesù Cristo”

  1. scusa, veramente esempio a cavolo.

    Veramente credi che una persona sia credente perché nel vangelo c’è scritto che Gesu moltiplicava i pani e pesci ?

    Cio che m’ispira nel vangelo è quando si trova scritto : non giudicate se non volete essere giudicati….

    oppure ….beati i miti poiché essi vedranno dio…

    padronissimo di non essere credenti ma questo non significa che i credenti siano una massa di cretini

  2. Carlo scrive::

    Veramente credi che una persona sia credente perché nel vangelo c’è scritto che Gesu moltiplicava i pani e pesci ?

    Non c’è scritto questo da nessuna parte. C’è scritto che se non credi che Gesù poteva moltiplicare i pani e i pesci non sei cristiano, e che le possibilità che lui fosse in grado di farlo sono scarse o inesistenti.

    Carlo scrive::

    Cio che m’ispira nel vangelo è quando si trova scritto : non giudicate se non volete essere giudicati….

    Che orrore. L’egoismo e il menefreghismo tradotto in una frase.

  3. È morto Gesù Cristo. Dice: ma non doveva risorgere oggi? E invece è morto.
    ————————————————–
    LA RISURREZIONE E’ UN FATTO,
    di Carlo Caffarra*
    23-04-2011
    «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato».
    La Chiesa è nata dalla costatazione di un fatto: Gesù crocifisso morto e sepolto, è risuscitato.
    E la comunità cristiana continua ad essere costruita sul fondamento di questo fatto.
    Essa non è raccolta primariamente attorno all’insegnamento religioso di un maestro; non è in primo luogo la comunità di coloro che accettano di vivere secondo un determinato codice morale. Più semplicemente, è la comunità di coloro che credono alla narrazione del seguente fatto: Gesù è risorto.

    È un fatto realmente accaduto nella storia – un fatto storico – di cui gli Apostoli sono testimoni e non certo gli inventori. È un fatto: non un mito o un simbolo creato per comunicarci significati religiosi, o per stimolarci ad impegni etici.

    Nello stesso tempo però la risurrezione di Gesù non è stato un semplice ritorno alla vita che viveva prima della morte, alla sua vita terrena. Ma nella sua risurrezione, Cristo anche col suo corpo è entrato nella gloria dell’esistenza del Padre e posto nella sua stessa condizione. Come di dice l’apostolo Paolo, Egli «si trova … assiso alla destra di Dio». L’umanità del Verbo incarnato, il suo corpo crocefisso e morto è divenuto partecipe della stessa vita di Dio.

    Riflettiamo bene su questo fatto. Nella sua umanità in tutto simile alla nostra, nella sua carne fragile e mortale come la nostra, Gesù è divenuto partecipe della vita eterna di Dio: questo è ciò che è accaduto nella risurrezione. È dunque la più grande “trasformazione” mai accaduta, il “salto” decisivo verso una dimensione di vita profondamente nuova. Non per niente durante questi giorni pasquali sentirete spesso ripetere: “Cristo risorto non muore più; la morte non avrà più nessun dominio su di lui”.

    L’apostolo Paolo insegna che esiste una condivisione vera e propria da parte dell’uomo della condizione di Cristo risorto. Con Cristo ed in Cristo siamo resi capaci anche noi, così come tutta la famiglia umana, la storia e l’intero universo, e siamo chiamati ad entrare e a compiere quel “salto” decisivo dentro alla dimensione di vita nuova di cui Cristo risorto è sorgente e causa.

    Con la sua risurrezione Egli ha dato inizio ad una nuova umanità, ad un modo nuovo di essere e di vivere; una novità che penetra continuamente dentro tutto il mondo del peccato, lo purifica e lo trasforma, e lo attira a Sé.

    Questa purificazione e trasfigurazione avviene concretamente mediante la Chiesa: mediante la fede alla predicazione del Vangelo ed i sacramenti pasquali del Battesimo e dell’Eucarestia. La presenza della Chiesa impregna la vita dell’uomo e l’universo intero della potenza trasformante del Signore risorto, comunicando a chi crede la stessa vita divina.

    Pertanto, «la Chiesa può, così, essere concepita come il “Corpo di Cristo” e l’organo congeniale attraverso cui il Risorto esercita la sua signoria e dispiega la sua forza vitale. Essa diventa, in questo senso, la comunità di Pasqua nel mondo» [L. Scheffczyk].

    È questo che la Chiesa porta nel mondo: la forza di Cristo risorto, che trasforma la nostra povera umanità devastata dal peccato. Ed è questa la sorgente da cui scaturisce la capacità, il dovere ed il diritto della Chiesa di educare, e la sua legittimazione a farlo.

    Dal fatto della Risurrezione di Gesù, che dispiega la sua forza trasformante attraverso la Chiesa, nasce il bisogno per il credente di testimoniare dentro ogni ambito della vita la signoria del Risorto: «e ci ha ordinato di annunciare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio».

    Oggi più che mai, i discepoli del Signore sono chiamati a fuggire da un rinunciatario ripiegamento in se stessi e a collegare continuamente la proposta evangelica coi bisogni più profondi del cuore umano. E le nostre città oggi hanno particolare bisogno di testimoni del Signore risorto, perché hanno bisogno di ritrovare quel coraggio di esistere senza del quale non possono non avviarsi sul viale del tramonto, e non congedarsi dalla storia.

    La Risurrezione del Signore è la grande forza che Dio, ricco di misericordia, ha immesso nella storia di ogni uomo e di tutta l’umanità. È la risurrezione corporea di Gesù che dà all’uomo il diritto di sperare: sempre e comunque.
    * Arcivescovo di Bologna

  4. Giovanni Fontana scrive::

    C’è scritto che se non credi che Gesù poteva moltiplicare i pani e i pesci non sei cristiano, e che le possibilità che lui fosse in grado di farlo sono scarse o inesistenti.

    Dove? Cita!

  5. Ricerca della Baylor University: «gli atei sono più creduloni dei cristiani»
    18 aprile, 2011
    Il 18 settembre 2008 sono apparse sul sito della Baylor University le conclusioni di una delle indagini più vaste mai condotte sugli atteggiamenteidegli americani verso la religione. La ricerca è stata eseguita dai sociologi Byron Johnson, Christopher Bader, Rodney Stark e Carson Mencken, e pubblicata con il titolo “What Americans Really Believe”. In una conferenza stampa a New York gli autori hanno detto di aver lavorato su un campione di 1.648 adulti, scelti casualmente per tutti gli Stati Uniti e i sondaggi sono stati effettuati dal Baylor Institute for Studies of Religion (ISR) e condotti dal Gallup.

    L’indagine si è soffermata anche sull’ateismo e ha avuto una certa diffusione, tanto che il The Washington Post ha pubblicato un articolo in merito, intitolato “Guarda chi è irrazionale ora”. Troviamo scritto: «Secondo atei di spicco, come Richard Dawkins, la tradizionale credenza religiosa è “pericolosamente irrazionale”. Da Hollywood alle accademie, i non credenti sono convinti che il declino della credenza religiosa tradizionale potrebbe portare un popolo intelligente, più scientificamente preparato e anche più civilizzato. La realtà è che questa campagna dei “New Atheist”, che vuole scoraggiare la religione, non creerà un gruppo di intelligenti, scettici e pensatori illuminati. Niente di più falso: in realtà potrebbe incoraggiare nuovi livelli di superstizione di massa. E non è una conclusione di fede, ma è quello che i dati empirici ci dicono. Un nuovo approfondito studio dimostra infatti che la religione cristiana tradizionale diminuisce di molto la credulità generale, dai lettori dei tarocchi all’astrologia. Dimostra inoltre che gli irreligiosi e i membri delle denominazioni protestanti più liberali, lungi dall’essere resistenti alla superstizione, tendono ad essere molto più propensi a credere nel paranormale e alla pseudoscienza».

    Ma vediamo quali sono i punti fondamentali raggiunti:

    1) Fra gli obiettivi non c’era quello di conteggiare il numero di credenti o atei. C’è solo un accenno di statistica per delineare quanti credano nel paradiso o nell’inferno. Nel 2005, il 67% degli americani si è detta “assolutamente certa” dell’esistenza del paradiso, mentre il 17% pensa che “probabilmente” non esiste (cfr. cap. 8, “Heaven: We Are All Going“). Fra questi, il 46% è almeno “abbastanza certa” di andare in paradiso, mentre il 29% ritiene che agli “irreligiosi” vi sarà impedito. Il 73% crede assolutamente nell’inferno o che almeno probabilmente esiste (compresi il 79% dei cattolici).

    2) Nel corso degli ultimi 63 anni la percentuale di atei non è affatto cambiata. Non solo l’ateismo non cresce negli Stati Uniti, ma anche la maggioranza degli europei non è atea (cfr. cap. 14, “L’ateismo: La rivoluzione pagana mai avvenuta“). Si citano, per esempio, gli stati con più abitanti. In Russia il 96% della popolazione crede in Dio, mentre un recente sondaggio ha mostrato che in Cina gli atei sono surclassati dai religiosi, così come l’India.

    3) I ricercatori hanno trovato che l’11% del campione nazionale riferisce di non avere “nessuna religione“. Tuttavia, solo un terzo di questo gruppo sono atei che rifiutano “ogni cosa al di là del mondo fisico”, mentre i restanti due terzi hanno espresso qualche credenza in Dio e in molti non sono “irreligiosi”, ma semplicemente “non credenti” (cfr. cap. 17, “L’irreligioso: semplicemente non credente, no ateo“). Approfondendo la religiosità reale di coloro che dichiarano di non avere alcuna religione, l’indagine della Baylor University ha rilevato che la maggioranza degli irreligiosi americani, afferma di “pregare” (e il 32% di “farlo spesso”), circa un terzo di essi professa la fede in Satana, nell’inferno, nei demoni e circa la metà di essi crede negli angeli e nei fantasmi.

    4) Questo è sicuramente il punto più interessante. L’indagine ha rilevato che la religione cristiana diminuisce notevolmente la credulità, misurata in termini di convinzioni in cose come sogni, Bigfoot, UFO, case infestate, comunicazione con i morti e l’astrologia (cfr. cap. 15, “Credulità: chi crede nel Bigfoot?“). Eppure -notano i ricercatori-, resta diffusa l’opinione che le persone religiose siano particolarmente credulone. Tuttavia i conservatori religiosi americani sono molto meno propensi a credere nell’occulto e nel paranormale degli altri americani, mentre coloro che si auto-identificano come teologi liberali e coloro che si dicono “irreligiosi” hanno molta più probabilità di essere creduloni. I ricercatori hanno concluso che questo dimostra come non sia la religione in generale a sopprimere tali credenze, ma solo la religione cristiana conservatrice. Confermate quindi le parole di G.K. Chesterton: «Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto».

  6. Be’, alla fin fine ognuno sceglie in cosa o in chi porre la propria fede… Sai Baba, Gesù il Cristo… Hitchens!!!!!!!!!!!!!!!!

  7. Carlo scrive::

    scusa, veramente esempio a cavolo.
    Veramente credi che una persona sia credente perché nel vangelo c’è scritto che Gesu moltiplicava i pani e pesci ?
    Cio che m’ispira nel vangelo è quando si trova scritto : non giudicate se non volete essere giudicati….
    oppure ….beati i miti poiché essi vedranno dio…
    padronissimo di non essere credenti ma questo non significa che i credenti siano una massa di cretini

    well, almost. if you are christian, at the very minimum you believe this nonsense:

    We believe in one God, the Father, the Almighty, maker of heaven and earth, of all that is seen and unseen. We believe in one Lord, Jesus Christ, the only Son of God, eternally begotten of the Father, God from God, Light from Light, true God from true God, begotten, not made, one in being with the Father. Through Him all things were made. For us men and our salvation He came down from heaven: by the power of the Holy Spirit, He was born of the Virgin Mary, and became man. For our sake He was crucified under Pontius Pilate; He suffered, died, and was buried. On the third day He rose again in fulfillment of the scriptures: He ascended into heaven and is seated at the right hand of the Father . He will come again in glory to judge the living and the dead, and his kingdom will have no end. We believe in the Holy Spirit, the Lord, the giver of life, who proceeds from the Father and the Son. With the Father and the Son, He is worshiped and glorified. He has spoken through the Prophets. We believe in one, holy, catholic, and apostolic Church. We acknowledge one baptism for the forgiveness of sins. We look for the resurrection of the dead, and the life of the world to come. Amen.

    you repeat it every Sunday, don’t you? or is it just a make-you-feel-good farce?

  8. tenkiu scrive::

    L’indagine ha rilevato che la religione cristiana diminuisce notevolmente la credulità, misurata in termini di convinzioni in cose come sogni, Bigfoot, UFO, case infestate, comunicazione con i morti e l’astrologia

    Non credo che Dio sia più credibili di Big Foot o dell’astrologia. E, comunque, quelli non sono atei, sono semplicemente credenti in altro di indimostrabile, esattamente come Dio.

  9. @ tenkiu:
    questi sono discorsi filosofici che sembrano imparati a memoria al catechismo. la resurrezione non è un fatto; occorrono le prove altrimenti non è credibile. Per crederci ti devi fidare,per questo si parla di fede.Se dico che dentro una scatola c’è un tesoro, tu puoi crederci o meno ma non lo saprai mai con certezza. la resurrezione dunque è un mito, che affonda sicuramente alcuni aspetti nel retaggio culturale piu antico attinente ai bisogni primordiali dell’uomo, ma non si allontana per credibilità dalle storie degli dei dell’olimpo.Tra l’altro c’è un profondo paradosso secondo me: se Dio si volesse manifestare qualcuno gli crederebbe?

  10. @ tenkiu:
    scusa ma chi è la Chiesa per dire che le altre “fedi” non hanno credibilità? Proprio lei che si limita a parlare ogni tanto di aspetti etici o metafisici, alla stregua di un professore di filosofia o teologia(mai visti miracoli o magie simili)…ognuno crede a quello che gli pare se lo fa sentire felice e in pace, anche nella Chiesa volendo, salvo che nessuno regala perle di saggezza per niente……

  11. tenkiu scrive::

    Be’, alla fin fine ognuno sceglie in cosa o in chi porre la propria fede… Sai Baba, Gesù il Cristo… Hitchens!!!!!!!!!!!!!!!!

    Sì, se ti piace definirti “credente”, allora ti scegli il tuo baba.

  12. tenkiu scrive::

    Be’, alla fin fine ognuno sceglie in cosa o in chi porre la propria fede… Sai Baba, Gesù il Cristo… Hitchens!!!!!!!!!!!!!!!!

    ma, davvero tu pensi che il tuo credere=fede nella magia della tua religione di scelta sia lo stesso tipo di credere=condividere razionalmente che si puo manifestare nei confronti di uno scrittore?

    il momento Hitchens dicesse una fesseria, Giovanni non avrebbe alcun problema a richiamarlo criticamente. tu invece, anche dopo 2000 anni di cazzate ancora ti bevi il cool aid della chiesa.

    voi religiosi fate sempre questa operazione propagandistica, dove cercate di riposizionarvi dalla situazione di inferiorita intellettuale- in cui vi mettete nel momento in cui scegliete di credere in corbellerie fantastiche- cercando di equiparare tutti i tipi di “belief”, quando ovviamente non siete disposti a sottoporre la vostra credulita allo stesso standard a cui un ateo sottopone i propri beliefs quotidianamente.

    in una frase: non siete disposti a cambiare idea neanche di fronte all’evidenza.

    non c’e’ divario piu grande.

  13. Secondo me l’autore ha ragione. Mi pare indubbio che Sai Baba sia più credibile di Gesù. Entrambi hanno “fatto miracoli”, ma mentre per Gesù le ‘prove’ sono decisamente pochine, per Sai Baba ci sono pile di libri scritti da testimoni oculari e file di gente ancora in vita che può raccontarvi dei suoi ‘miracoli’. Inoltre, entrambi “predicavano l’amore”, dunque credo che se il miliardo di cristiani entro breve tempo passasse al saibabaismo non ci sarebbe alcuna contraddizione.

  14. Luca scrive::

    Pensare che si è cristiani perchè Gesù faceva miracoli è francamente riduttivo.

    E diecimila.

    Non l’ha detto nessuno, non c’è scritto da nessuna parte. Il punto è che PER essere cristiani si deve credere ai miracoli, si deve credere che Gesù Cristo era il figlio di Dio, e che non era un impostore o un malato di mente quando diceva: “ora moltiplico i pani e i pesci” oppure “alzati e cammina” oppure “gente di poca fede che non credevate ai miei miracoli”.

  15. Giovanni Fontana scrive::

    Pensare che si è cristiani perchè Gesù faceva miracoli è francamente riduttivo.

    Ahhh, certo, perchè credere che è stato concepito dallo Spirito Santo e nato da una vergine (dogmi), invece, non è riduttivo…Se questo non fosse alla base del cristianesimo esso non sarebbe una religione, ma una filosofia…

  16. Ma un conto è la religione, un conto la spiritualità; confutare l’esistenza, l’impatto, le parole di una persona cosi’ straordinaria solo perche’ non si crede ad una parte della sua storia mi pare, per l’appunto, riduttivo, e comunque tu non hai la certezza che questo non sia avvenuto. Per concludere, mi sembra che a dare grosso peso ai miracoli sia proprio Harris.

  17. Luca scrive::

    Ma un conto è la religione, un conto la spiritualità;

    Hai ragione: puoi essere profondamente spirituale senza pensare di conoscere a menadito l’identità del creatore dell’universo, senza credere che ce ne sia uno.

    Questo, come si dice, va proprio a bagnare i miei fiori.

    Luca scrive::

    le parole di una persona cosi’ straordinaria

    Parole che, per millenni, sono state interpretate in maniera del tutto opposta, come un incitamento alla tortura e all’uccisione degli infedeli.

    Luca scrive::

    e comunque tu non hai la certezza che questo non sia avvenuto

    Ah no? E tu non hai la certezza che il computer su cui stai scrivendo non si trasformi in un serpente (cosa che accade nella Bibbia) e ti morda. Quindi smetti di scrivere!

  18. Luca scrive::

    Per concludere, mi sembra che a dare grosso peso ai miracoli sia proprio Harris.

    you christians are in denial…

    ….perche, e’ Harris che sponsorizza sta roba?
    http://olrl.org/stories/lourdes.shtml
    http://www.portanapoli.com/Eng/Culture/blood_miracle.html
    http://www.marianland.com/Medjug01.html
    http://www.catholic.org/saints/faq.php
    http://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/index_canoniz-beat_en.html

    ma va la dunque….

    vi sentite ovviamente stupidi a credere in una religione che professa miracoli, profezie e redenzioni, quindi quando messi all’angolo ne diminuite limportanza, poi quando girate le spalle alla discussione con noi atei ritornate a pregare per le vostre fregnacce….la schizofrenia del pensiero in persona

    christianity – miracles= philosophy

    ma allora che ve ne fate dei preti, delle chiese, delle preghiere, dei santi, dei miracoli etc?

  19. Alessio in Asia scrive::

    Inoltre, entrambi “predicavano l’amore”,

    reportedly Sai Baba went a bit overpoard with the love thing….
    http://www.salon.com/people/letters/2001/07/26/baba

    …but 500 years from now witnesses will have told oral stories for 60-70 years, then someone will have written them down, then 200 years later someone will clean up the fable and they will remember him for his miracle of the multiplication of the necklaces from his crispy hair and the healing of the not-so-sick with the imposition of the hands……oh wait, this sounds familiar….

  20. Io parto dal presupposto invece che qualsiasi sistema acquisito sia comunque discutibile. In realtà quando cerchiamo delle giustificazioni sulla nostra realtà, cerchiamo di ridurre l’eccedenza di senso che ci circonda. Chi lo chiama ateismo, chi fideismo, chi cristianesimo (con le varie declinazioni), chi islamismo, chi buddhismo, chi evangelismo ecc. Sostanzialmente creiamo dei presupposti attraverso cui possiamo spiegarci, nel bene o nel male, il mondo e le posizioni gerarchicamente date. Costruire il senso non è mai facile: presuppone una differenziazione. Sicuramente ciò che mi pare stia accadendo nelle conversazioni è lo scontro-incontro tra i confini di due sistemi che si contendono i significati da attribuire -cruciali- per la giustificazione di uno o l’altro sistema. Vorrei inoltre dare delle precisazioni: la costruzione di molte religioni è avvenuta soprattutto nel XX secolo, il secolo definito, in modo errato, della tecnica. Posso assicurare una cosa: maggiore razionalità presuppone la società, maggiore sarà il richiamo verso una giustificazione religiosa della stessa. Inevitabile. Sai Baba non è l’ultimo venuto, nè il primo: gli uomini hanno naturalmente bisogno di affidare a qualcosa le risposte alle domande ultime dell’esistenza. Chi lo chiama ateismo, chi fideismo chi ecc.

    Saluti da http://www.vongolemerluzzi.wordpress.com

  21. Caro giovanni, caro Max, ma perché confondete un profeta (così va bene?) con tutte le cialtronerie che si sono operate in suo nome? E’ come paragonare Marx al comunismo e dare la colpa a lui di tutte le atrocità commesse.

    Giovanni Fontana scrive::

    Hai ragione: puoi essere profondamente spirituale senza pensare di conoscere a menadito l’identità del creatore dell’universo, senza credere che ce ne sia uno.
    Questo, come si dice, va proprio a bagnare i miei fiori.

    Ma io infatti non faccio l’equazione ateo=materialista o non spirituale e credo che una particella divina sia presente in tutti noi ( si pure in voi due!!!). 🙂

    Giovanni Fontana scrive::

    Parole che, per millenni, sono state interpretate in maniera del tutto opposta, come un incitamento alla tortura e all’uccisione degli infedeli.

    E’ colpa sua?

    Giovanni Fontana scrive::

    Ah no? E tu non hai la certezza che il computer su cui stai scrivendo non si trasformi in un serpente (cosa che accade nella Bibbia) e ti morda. Quindi smetti di scrivere!

    Questa non l’ho tanto capita.

    Il tono del post mi è sembrato vagamente impositore, dogmatico, della serie io ho ragione e voi torto; quello che mi permetto di dire è che voi non potete avere certezze, non piu’ di quante ne abbia io…

  22. Luca scrive::

    Caro giovanni, caro Max, ma perché confondete un profeta (così va bene?) con tutte le cialtronerie che si sono operate in suo nome? E’ come paragonare Marx al comunismo e dare la colpa a lui di tutte le atrocità commesse.

    Innanzitutto un po’ è così. Se vai da un medico e ti dà una cura sbagliata può essere che la cura sia sbagliata, o che il medico sia sbagliato, ma anche entrambe.

    C’è poi una questione di ideologia: l’ideologia cristiana è cambiata notevolmente nel tempo. A mio parere si è scristianizzata, a parere tuo – immagino – no.

    Quello che, però, volevo dire è che per duemila anni si è letto quel messaggio in una maniera diversa da come la leggi tu ora. E io non capisco come mai se loro erano figli del loro tempo, e quindi la loro interpretazione della Bibbia come “tortura e uccidi gli infedeli” era sbagliata, non lo sei anche tu di questo tempo, e quindi la tua interpretazione di Cristo è altrettanto fallace.

    Luca scrive::

    Parole che, per millenni, sono state interpretate in maniera del tutto opposta, come un incitamento alla tortura e all’uccisione degli infedeli.

    E’ colpa sua?

    Certamente: se avesse detto una qualche parola contro la schiavitù, invece di dire agli schiavi di obbedire ai loro padroni, l’argomento “non può essere sbagliato se Dio ci ordina di avere schiavi” che gli antiabolizionisti di ogni tempo hanno usato.

    Le ideologie hanno una loro connotazione: perché non troverai mai un giainista che uccida un altra persona? Perché quello è il suo credo. Quello cristiano, invece, lascia spazio all’uccisione.

    Luca scrive::

    Il tono del post mi è sembrato vagamente impositore, dogmatico,

    Luca, dài, dogmatico qui è una parola a caso. Setu mi porti le prove che Dio esiste io cambio idea.

    Luca scrive::

    della serie io ho ragione e voi torto

    Ah perché tu, invece, pensi di avere torto?

    Luca scrive::

    quello che mi permetto di dire è che voi non potete avere certezze, non piu’ di quante ne abbia io…

    Argomento a cui è stato risposto mille volte:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Teiera_di_Russell

    Noi abbiamo la ragionevole certezza che una cosa non ci sia fino a quando non abbiamo le prove del contrario.

  23. I tuoi post sull’ ateismo sono sempre quelli che mi convincono meno .
    Non riesco proprio a capire come il fatto che x persone credano nella divinità di Sai Baba possa influire sulla figura di Gesu , sul suo essere uomo , dio o entrambi .
    Ancora più misterioso il link fra ” credibilità ” e numero di seguaci . Come se sostenessi che Del Piero è molto più bravo di Schiaffino perchè del primo ho migliaia di di filmati di gol stupendi e del secondo cinque azioni in bianco e nero in cui non si vede un dick .
    Sempre restando in tema calcistico , se dopo Real Barca avessi interrogato 100 spettatori avrei ottenuto 100 versioni diverse , anche contrastanti : ” grande gara tattica del Mou ” , ” i galacticos picchiavano come fabbri ” . Ne consegue che la coppa del Re non esiste , e posso anche provarlo !:-)) .

  24. Discutere con te è stimolante, anche se faticoso, dato che sei molto incisivo.. 🙂

    Giovanni Fontana scrive::

    C’è poi una questione di ideologia: l’ideologia cristiana è cambiata notevolmente nel tempo. A mio parere si è scristianizzata, a parere tuo – immagino – no.

    Anche per me, anzi sin quasi dall’inizio è stata travisata per interessi politici e personali.. Cito solo come esempio la grande considerazione e il rispetto verso le donne, da quasi subito occultata, o la figura di Maria Maddalena.

    Giovanni Fontana scrive::

    Certamente: se avesse detto una qualche parola contro la schiavitù, invece di dire agli schiavi di obbedire ai loro padroni, l’argomento “non può essere sbagliato se Dio ci ordina di avere schiavi” che gli antiabolizionisti di ogni tempo hanno usato.

    Nei 10 comandamenti c’è scritto non uccidere, non rubare ecc., secondo la Bibbia dettate direttamente da Dio .. Quello che voglio dire, è che, qualunque cosa un profeta o guru o figlio di Dio possa dire, poi sono sempre le persone che decidono; vedi l’importanza che tu stesso dai a Gesù?!! Gli schiavisti sarebbero esistiti comunque, insomma, anche senza scuse “dall’alto..”

    Giovanni Fontana scrive::

    Ah perché tu, invece, pensi di avere torto?

    No, penso di avere ragione, ma ti rispetto immensamente se tu la pensi diveramente, e non ti considero certo un cretino…

    Giovanni Fontana scrive::

    Noi abbiamo la ragionevole certezza che una cosa non ci sia fino a quando non abbiamo le prove del contrario.

    Ed io invece ho l’assoluta certezza che un qualcosa possa esistere, fino a quando qualcuno, se esisterà, non mi dimostrerà il contrario. 🙂

  25. Ormazad scrive::

    Non riesco proprio a capire come il fatto che x persone credano nella divinità di Sai Baba possa influire sulla figura di Gesu

    Credo di averlo scritto:
    “un ottimo controesempio per mostrare ai cristiani come loro stessi troverebbero ridicoli i loro precetti e le loro convinzioni, se soltanto gli dessero un nome indianeggiante.”

    Ormazad scrive::

    Ancora più misterioso il link fra ” credibilità ” e numero di seguaci .

    Esatto. Non c’è.

    E con questo abbiamo annullato l’argomento principale che differenzia Cristo dalle migliaia di profeti – che predicavano cose simili, e affermavano le medesime grandiosità – vissuti prima e dopo di lui.

    Ormazad scrive::

    Come se sostenessi che Del Piero è molto più bravo di Schiaffino perchè del primo ho migliaia di di filmati di gol stupendi e del secondo cinque azioni in bianco e nero in cui non si vede un dick .

    Beh, per dimostrare che Del Piero buca la rete con la potenza dei proprî tiri, sì, un video aiuterebbe.

  26. \Luca scrive::

    quello che mi permetto di dire è che voi non potete avere certezze, non piu’ di quante ne abbia io…

    ma certezze di che? elabora? qui si parla di probabilita’, le certezze stanno solo nel tuo campo.

    il punto del post, secondo me, e’ che se oggi Gesu venisse alla nostra porta a proporre il suo “bag of tricks”, ci faremmo una bella risata come ce la siamo fatta su sai baba e le sue apparizioni magiche di collane dai suoi capelli crespi.

    Gesu-religioso faceva magic tricks come sai baba ieri, Gesu-miracoli=uno dei tanti filosofi che hanno camminato sulla terra dicendo cose di buon senso, e dimenticando di dirne altre che oggi diamo per scontato (tra cui quella che la schiavitu non ci appartiene come valore, men che meno dobbiamo ubbidire ai padroni). gesu era (se mai e’ stato) uomo del suo tempo.
    sai baba, quando non stuprava bambini, pure lui diceva un sacco di robe quasi accettabili (fratellanza, pieta, carita, etc.) assieme ad un pacco di altre cagate (un po come il dio cristano). anzi la sua, quella del Baba, era la religione delle religioni, la sintesi delle 5 religioni principali. una super-religione per il mondo globalizzato

    insomma, il gesu moderno…..and look what happened to him! he ain’t coming back for sure! (il secondo e terzo principio della termodinamica sono il problema….)

  27. Max scrive::

    il punto del post, secondo me, e’ che se oggi Gesu venisse alla nostra porta a proporre il suo “bag of tricks”, ci faremmo una bella risata come ce la siamo fatta su sai baba e le sue apparizioni magiche di collane dai suoi capelli crespi.

    Ma anche all’epoca c’era chi gli rideva dietro e gli diceva di essere un ciarlatano ( non so tra l’altro se ti ricordi che finaccia ha fatto)… Scusami ma non capisco cosa vuoi dimostrare con questa frase…

    Max scrive::

    qui si parla di probabilita’

    Applicare la probabilità a qualcosa che non è neanche misurabile è il massimo… e poi quale probabilità? Quella che nasca un profeta? Quella che ci sia dietro un ciarlatano? Tu conosci le quote? Quali sono le suddette probabilità?

  28. Giovanni Fontana scrive::

    Credo di averlo scritto:
    “un ottimo controesempio per mostrare ai cristiani come loro stessi troverebbero ridicoli i loro precetti e le loro convinzioni, se soltanto gli dessero un nome indianeggiante.

    So de coccio e non capisco . Credo che un credente ( cristiano ) non trovi ridicolo chi crede in Sai Baba ma semplicemente.. non ci creda . Se poi questo Sai Baba predicava qualcosa tipo peace and love non sono neanche precetti ridicoli , semplicemente era un uomo e non ” il figlio di Dio ” . Come se l’ evidente idiozia di tifare Inter o Fiorentina inficiasse il mio amore per la Vecchia Signora ( non so perchè stasera sono in vena di paragoni calcistici ).

    Giovanni Fontana scrive::

    E con questo abbiamo annullato l’argomento principale che differenzia Cristo dalle migliaia di profeti – che predicavano cose simili, e affermavano le medesime grandiosità – vissuti prima e dopo di lui

    Per un credente la differenza principale fra Cristo e le migliaia di altri profeti è che il primo è figlio di Dio e gli altri no . Non crearti da solo il ragionamento da demolire .

  29. Ormazad scrive::

    Credo che un credente ( cristiano ) non trovi ridicolo chi crede in Sai Baba ma semplicemente.. non ci creda

    E perché non ci crede? Perché non crede che è nato da una vergine, che può creare oggetti dal nulla, che cura i malati?

    Ormazad scrive::

    Per un credente la differenza principale fra Cristo e le migliaia di altri profeti è che il primo è figlio di Dio e gli altri no . Non crearti da solo il ragionamento da demolire .

    Esatto: e su cosa fonda questa teoria, visto che anche molti degli altri profeti dicono di esserlo?

  30. Luca scrive::

    Quali sono le suddette probabilità?

    proabilita che uno moltiplichi pani e pesci:
    prendi 100 individui della nostra specie, mettili sulla spiaggia con davanti una folla affamata, e conta il numero di coloro che crea pesci da nulla, dividi per 100. risultato. zero.

    probabilita che ora arrivi il 101 coglione e tenti di creare con successo i pesci…per inferenza, molto probabilmente e’ p~zero.

    e cosi per tutti gli altri miracoli del tuo libro. prendine uno a caso. poi segui con tutti i miracoli citati dal vaticano. p~0

    per converso, dato il suddetto risultato: probabilita che si tratti di storielle per pastori della tarda eta del ferro: 100(1-p)= ~100%

  31. Luca scrive::

    Ma anche all’epoca c’era chi gli rideva dietro e gli diceva di essere un ciarlatano ( non so tra l’altro se ti ricordi che finaccia ha fatto)

    ma lo fai o lo sei? mi prendi per il culo, vero?

    mi stai quindi dicendo che per inferenza, pure sai baba una chance ce l’ha?

    ah ah ah ah I’m going for sip of bourbon. you, absolutely, no. you are drunk already. good night!

  32. Luca scrive::

    Discutere con te è stimolante, anche se faticoso, dato che sei molto incisivo.. 🙂

    Grazie, scusa e grazie.Luca scrive::

    Anche per me, anzi sin quasi dall’inizio è stata travisata per interessi politici e personali.. Cito solo come esempio la grande considerazione e il rispetto verso le donne, da quasi subito occultata, o la figura di Maria Maddalena.

    Per un piccolo passaggio sulla Maddalena, ce ne sono a centinaia in cui le donne sono considerate solo in funzione del sesso, e come merci degli uomini.

    E chi è che l’ha travisata per interessi? Che interessi aveva Sant’Agostino nel dire che Cristo voleva che gli infedeli fossero torturati e uccisi? Aveva letto il Vangelo meno di te? Sant’Agostino?!? Era più stupido di te?

    Luca scrive::

    Nei 10 comandamenti c’è scritto non uccidere, non rubare ecc., secondo la Bibbia dettate direttamente da Dio

    E dieci passi più in là c’è scritto che gli strupratori devono essere premiati, che devi vendere tua figlia al miglior offerente, che Dio è un genocida, eccetera.

    Luca scrive::

    Ed io invece ho l’assoluta certezza che un qualcosa possa esistere, fino a quando qualcuno, se esisterà, non mi dimostrerà il contrario. 🙂

    Eh, ma questo si chiama dogma. Mentre l’opposto si chiama ragionevolezza.
    Per quale ragione non credi che Maometto sia volato in cielo a Gerusalemme su un cavallo alato?
    Per favore, rispondi a questa domanda.

  33. Luca scrive::

    Ma anche all’epoca c’era chi gli rideva dietro e gli diceva di essere un ciarlatano ( non so tra l’altro se ti ricordi che finaccia ha fatto)… Scusami ma non capisco cosa vuoi dimostrare con questa frase…

    Che non c’è ragione per cui tu non debba credere a Sai Baba, o a Scientology, per le prove che hai della veridicità del Crisianesimo.

  34. Luca scrive::

    Applicare la probabilità a qualcosa che non è neanche misurabile è il massimo…

    Non è misurabile? Quante probabilità ci sono che una persona nasca da una vergine?

    Come ti rapporteresti con me se ti dicessi che sono nato da una vergine? Mi rideresti dietro. E così fai per Sai Baba, per Gengis Khan, e per le migliaia di altri millantatori che la storia ci ha raccontato.

    Per uno su mille, invece, inverti l’onere della prova e dici: «mica lo possiamo escludere!».

  35. Luca scrive::

    quello che mi permetto di dire è che voi non potete avere certezze, non piu’ di quante ne abbia io…

    sono d’accordo che non ci possa essere la certezza della non esistenza di un dio, ma visto che l’universo può essere spiegato anche in assenza di un creatore e visto che non ci sono prove neanche della sua esistenza, applicando il rasoio di occam (ironia della sorte, un frate) la presenza di un creatore è un’inutile complicazione del sistema

    in conclusione credere e non credere non sono del tutto equivalenti, benchè entrambi legittimi

    questo riferito ad un dio non-interventista; ma credere ad un dio antropomorfo che ci ha creati a sua immagine e somiglianza e che ha inviato suo figlio sulla terra eccetera eccetera è ancora “meno equivalente”

    Luca scrive::

    Ed io invece ho l’assoluta certezza che un qualcosa possa esistere, fino a quando qualcuno, se esisterà, non mi dimostrerà il contrario. 🙂

    a parte che è impossibile dimostrare la non esistenza di qualcosa, quindi la tua assoluta certezza è a prova di bomba

    comunque “la certezza che possa esistere” è la certezza dell’incertezza (non hai detto “la certezza che esista”), che non è altro che l’incertezza

  36. ammazza aho, m’avete massacrato..

    Giovanni Fontana scrive::

    Per quale ragione non credi che Maometto sia volato in cielo a Gerusalemme su un cavallo alato?
    Per favore, rispondi a questa domanda.

    Mah, per me potrebbe anche essere, però vedo che vi focalizzate troppo sulle scritture, quando il post trattava di una persona nello specifico. Quello che vi ascrivo è che voi, secondo me, fate di tutta l’erba un fascio: io credo nell’esistenza di una persona che ha detto determinate cose che condivido, e che penso si debbano, nei limiti di ognuno di noi, applicare… Ognuno segue cio’ che vuole, lasciatemi ammirare chi voglio io, poichè v’assicuro che non è per i miracoli o per eventuali fuochi d’artificio…

    stealthisnick scrive::

    comunque “la certezza che possa esistere” è la certezza dell’incertezza (non hai detto “la certezza che esista”), che non è altro che l’incertezza

    Non volevo essere troppo drastico… mi si è ritorto contro.

    Max scrive::

    proabilita che uno moltiplichi pani e pesci:
    prendi 100 individui della nostra specie, mettili sulla spiaggia con davanti una folla affamata, e conta il numero di coloro che crea pesci da nulla, dividi per 100. risultato. zero.

    Ma tu che ne sai? Non puoi esserne certo!

    Max scrive::

    mi stai quindi dicendo che per inferenza, pure sai baba una chance ce l’ha?

    Ma lascia stare Sai Baba, sono cose completamente diverse.

  37. Luca scrive::

    Ognuno segue cio’ che vuole, lasciatemi ammirare chi voglio io, poichè v’assicuro che non è per i miracoli o per eventuali fuochi d’artificio…

    E le nostre, o almeno le mie, risposte sono di due tipi:

    1) Quello che tu ammiri è l’immagine che ti sei fatto tu di Cristo. Sei una persona migliore di quella che credi, evidentemente: perché proietti su un’altra persona, che ha detto cose estremamente condivisibili e cose estremamente non condivisibili quelle che condividi. Ma in realtà sei tu a dirle.

    2) Nessuno ti accusa di credere in Cristo per i miracoli, stiamo dicendo che se Cristo non faceva miracoli – come lui mostra di essere convinto di fare, e di essere il figlio di Dio – allora è un pazzo da ricovero o un impostore.

    Luca scrive::

    mi stai quindi dicendo che per inferenza, pure sai baba una chance ce l’ha?

    Ma lascia stare Sai Baba, sono cose completamente diverse.

    No, è proprio questo il punto: sono identiche. Il motivo per cui tu credi a Cristo e non a Sai Baba è esclusivamente perché ci sei nato dentro.

    Tu sai benissimo cosa vuol dire, e perché, non credere alle storielle fantastiche sulle centinaia di migliaia
    (http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_divinit%C3%A0) di divinità che l’uomo ha creato, tutte tranne una.
    Noi ci spingiamo una più avanti.

  38. Le ultime frasi di Sai Baba: «Io sono l’incarnazione dell’amore divino. Non c’è esistenza senza amore; il più basso ama se stesso, come minimo. E se stesso è Dio. Quindi non esistono atei”, e “in ognuno di voi, sappiatelo, c’è Dio”»

    Suona eh?

  39. Giovanni Fontana scrive::

    Le ultime frasi di Sai Baba: «Io sono l’incarnazione dell’amore divino. Non c’è esistenza senza amore; il più basso ama se stesso, come minimo. E se stesso è Dio. Quindi non esistono atei”, e “in ognuno di voi, sappiatelo, c’è Dio”»
    Suona eh?

    Si ma mi suona più questo:

    La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati.
    La nostra paura più profonda è quella di avere un enorme potere.
    E’ la nostra luce, non la nostra oscurità, che ci spaventa di più.
    Ci chiediamo: “chi sono io, per credermi brillante, stupendo, pieno
    di talenti, favoloso?”
    In realtà, chi sei tu per NON esserlo?
    Sei un figlio di Dio.
    Il tuo stare nel piccolo non aiuta il mondo.
    Non c’è niente di illuminato nel raggrinzirti, così che le altre persone
    non si sentano insicure vicino a te.
    Sei fatto per risplendere, come i bambini.
    Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è in noi.
    Non è solo in alcuni di noi: è in ognuno.
    E quando lasciamo splendere la nostra luce,
    inconsciamente diamo il permesso agli altri di fare lo stesso.
    E quando ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza
    automaticamente libera gli altri.

    Nelson Mandela

  40. Comunque vada, Gesù è risorto il terzo giorno;
    siamo al quarto giorno dalla morte di SaiBaba e non è ancora risorto…
    Vince Gesù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  41. stealthisnick scrive::

    l’universo può essere spiegato anche in assenza di un creatore

    Questa affermazione non è condivisa da tutti gli scienziati ma solo da una piccola parte e questa piccola parte – pur di non ammettere che esiste una mente superiore alla loro – rimane ancorata ad una ideologia denigrando chi non la pensa come loro, mentre gli altri vanno avanti.
    Addirittura hanno fondato una loro chiesa (UAAR) suddivisa in tante parrocchiette (come sempre copiano!) hanno i loro idoli che non sempre fanno bella figura (quando non sanno cosa dire cominciano ad insultare!), addirittura hanno la pretesa di essere riconosciuti dal capo dello Stato appellandosi a quell’articolo che riconosce alle varie religioni di professare la propria fede…
    Che dire? senza una fede non si può vivere?

    Dio si fa trovare da chi Lo vuol trovare, dall’analfabeta all’uomo di scienza…
    La scoperta più grande che l’uomo possa fare è l’incontro con Dio che avviene in vari modi ma ha la sua pienezza nella conoscenza della vita di Gesù, vero volto del Padre.
    Scoprendo l’Amore, sentendoti amato puoi solo amare e nessuna legge umana ha più senso di esistere. Utopia?

  42. “La teoria del Big Bang ha conseguenze profonde.
    Lo scienziato che è sul punto di conquistare la vetta più alta, viene accolto da un gruppo di teologi.”
    (Robert Jastrow)

  43. mamma mia che articolo orrendo!
    è peggio di quello che si legge di solito su “Il Giornale”, da vomitare …

  44. Franco Rivera scrive::

    mamma mia che articolo orrendo!
    è peggio di quello che si legge di solito su “Il Giornale”, da vomitare …

    A uno come te non può piacere.
    Vomita pure ma poi ARGOMENTA!

  45. @ Franco Rivera:

    Come trovi questo?

    “Duro attacco all’ateismo moderno sul blog più seguito al mondo” (18 agosto, 2010)
    Su uno dei blog più visitati al mondo sono cominciati ad apparire una serie di articoli molto critici verso l’ateismo moderno. Il blog statunitense si chiama The Huffington Post, fondato nel 2005 ed in breve tempo diventato numero uno della classifica Technorati. E’ un aggregatore di notizie e spazia dalla politica alla tecnologia, dall’attualità all’intrattenimento. Ha una media di 9 milioni di visitatori unici al mese e alcune firme prestigiose sono state Barack Obama, Hillary Clinton, Michael Moore, Madonna, Larry David, Nora Ephron e Nancy Pelosi (vedi Wikipedia). Uno dei primi articoli è firmato da Alan Lurie e intitolato: Anatomia di un ateo arrabbiato, parte 1. L’autore ha diviso l’articolo in 3 domande e ha inziato dicendo: «Ho letto la maggior parte dei libri dei cosiddetti “New atheist”, scritti sopratutto dopo il 9/11. Ciò che mi ha colpito di più è il tono arrabbiato, sarcastico e sprezzante. Essi ritengono la religione un pericolo, perché incoraggia le persone a credere a cose che non sono vere, disabilitando il nostro pensiero critico e portando le persone ad agire malvagiamente. La religione, e la nozione di Dio, scrivono, devono quindi essere eliminati. Ma l’ateismo è una tendenza in fase di invecchiamento ed è stata fortemente messa in dubbio sul piano storico e teologico da molti autori, tra cui eminenti scienziati e filosofi». Nell’articolo che abbiamo sintetizzato si risponde ad alcuni argomenti più caldi degli atei moderni.

    1) Perché si attacca la religione e la fede confondendola col fondamentalismo?
    Perché tanti di questi nuovi atei insistono sul fatto che chi è religioso abbia le stesse convinzioni fondamentaliste dei fanatici musulmani? Questo è sbagliato. La verità è che la maggior parte delle persone religiose (68% degli americani) non è fondamentalista, un numero molto elevato non interpreta la Bibbia letteralmente e non segue ciecamente il dogma della sua fede. E, naturalmente, esiste molta gente che crede in Dio ma non è religiosa. Solo i bambini (e gli adulti non cresciuti) pensano a Dio come ad una specie di super-essere tra le nuvole che scrive direttamente i libri e punisce quelli che non fanno esattamente come “lui” richiede. Questi nuovi atei sembrano assumere le stesse caratteristiche delle religioni che criticano. Se la loro preoccupazione poi è che la religione non è razionale, allora cosa dobbiamo dire dell’amore, dell’arte, della musica, dell’altruismo, e di tutto quello che vi è di vitale per la nostra felicità e crescita?

    2) Perché gli atei moderni sostengono testardamente che la religione è la causa della maggior parte delle guerre, e che le persone di fede sono contro la scienza?
    Si parla di Crociate, Inquisizione, 9 / 11… Ma le più devastanti guerre NON sono state religiose: Vietnam, Corea, seconda guerra mondiale, prima guerra mondiale, le guerre napoleoniche, l’America e la rivoluzione francese, la grande conquista del mondo antico… E’ evidente che la più grande distruzione è venuta non da religiosi, ma spesso da regimi atei e militanti. Inoltre, molte persone di fede nella storia sono stati scienziati e pensatori radicali come Mosè Maimonide, Isaac Newton, Renée Descartes, Frances Bacon, e Max Planck (vedi gli altri sul nostro elenco). Tutti uomini che hanno creduto profondamente in Dio e nelle loro esplorazioni scientifiche. Infine, i nuovi atei sembrano non prendere in considerazione tutto ciò che la religione ha portato di positivo: la lotta per la giustizia sociale, la creazione di organizzazioni di beneficenza, il sostegno della comunità e la chiamata alla compassione.

    3) Perché gli atei moderni sono così arrabbiati e amareggiati?
    Gli atei moderni sembrano voler pensare a se stessi come cattivi ragazzi (è prevalentemente un fenomeno maschile ), si ribellano alle autorità e insistono dicendo di essere una minoranza perseguitata. Anche se forse questa è una posizione pubblicitaria, non è comunque supportata dai fatti. Indagini in tutto il mondo dimostrano che le persone “non religiose” o “atee” sono circa il 10%-20%. In realtà l’ateismo, oltre ad essere contraddittorio, ha molto in comune con la religione. In America, mentre gli atei moderni pretendono di essere i portavoce della razionalità e di un futuro migliore di pace, molte delle loro posizioni sono chiaramente irrazionali, di fatto sbagliate, e violente nelle loro implicazioni. Il loro desiderio di distruggere la religione, e la loro parodia infantile del concetto di Dio, rivela un livello di odio e di chiusura mentale che deriva dal rifiuto di prendere in considerazione altro da sè.

    Alla fine dell’articolo è scritto che nel prossimo saranno esposte le ragioni di questa irrazionalità e cattiveria (verrà pubblicata una sintesi anche qui). Il sito The Huffington Post, ha ricevuto i Webby Award 2006 e 2008 come miglior blog di politica, è stato classificato come blog più potente nel mondo dall’Observer nel 2008 e nominato secondo nella classifica dei 25 migliori blog del 2009 dal Time Magazine. La co-fondatrice Arianna Huffington è la dodicesima donna più influente nei media del 2009 (da WikiEnglish).

  46. tenkiu scrive::

    Franco Rivera scrive::
    mamma mia che articolo orrendo!
    è peggio di quello che si legge di solito su “Il Giornale”, da vomitare …
    A uno come te non può piacere.
    Vomita pure ma poi ARGOMENTA!

    ARGOMENTA?
    ma lo hai letto?

    si parte con la disinformazione:

    “ha cambiato idea: l’universo ora non lo ha creato Dio ma è nato grazie al nulla.”
    Cosa falsa dato che Hawking spiega i principi matematico/fisici per cui è possibile la creazione

    si prosegue con un po’ di diffamazione sulla persona:
    “Vuoi per fare pubblicità al suo nuovo libro, vuoi per rimanere nel giro dopo il pensionamento, vuoi per creare scandalo a pochi giorni dalla visita del Santo Padre, nel Regno Unito”

    si torna a scriver il falso :
    “Hawking ha rispolverato la vecchissima e confutatissima teoria della generazione spontanea”

    doppiamente falso perchè da un lato Hawking parla di altre cose, ma comunque la “generazione spontanea” della vita è tuttaltro che confutata

    basta e avanza a definire l’articolo per quello che è : diffamzione e disinformazione

  47. tenkiu scrive::

    Come trovi questo?

    “Duro attacco all’ateismo moderno sul blog più seguito al mondo” (18 agosto, 2010) ….

    idem con patate
    si tratta anche qui di disinformazione.

    Si cerca di convincere che le affermazioni che seguono hanno maggior valore di altre per il fatto di essere apparse su “The Huffington Post”

    in realtà “The Huffington Post” è un contenitore di notizie, per ogni articolo contro l’ateismo che si trova sul blog ce ne sono altri a favore

    la sola presenza di un post nel blog non concorre a avvalorare alcun argomento

  48. @ Franco Rivera:

    ????????????????
    Proviamo a rileggerlo?
    “(…)Hawking ha rispolverato la vecchissima e confutatissima teoria della generazione spontanea, avventurandosi in una serie di contraddizioni, saltellando dalla scienza alla filosofia fino ad improvvisarsi teologo:
    «C’è una legge che si chiama gravità che porterebbe alla formazione continua dell’universo e che può e continuerà a crearsi da sé, dal niente. La creazione spontanea è la ragione per cui qualcosa esiste piuttosto che il nulla, per cui l’universo esiste, e noi stessi esistiamo».

    Sostanzialmente sostiene che:
    1) Dio non è necessario perché le nuove scoperte della Fisica hanno dimostrato che la creazione dell’Universo è una conseguenza inevitabile di queste leggi e che può essere stato creato dal nulla.

    2) E’ molto probabile che esistano non solo altri pianeti simili alla terra ma addirittura altri Universi. (il concetto si chiama “Multiverso”). Se Dio avesse voluto creare l’Universo al fine di creare il genere umano non avrebbe alcun senso aggiungere tutto il resto.”

    diffamazione? da parte di chi, scusa?

    è molto interessante leggere come molti suoi colleghi e non, hanno risposto alla sua azzardatissima teoria (in coda all’articolo)
    http://www.uccronline.it/2010/12/15/creazione-senza-dio-scienziati-e-filosofi-rispondono-a-hawking/

  49. Tenkiu,
    stai mistificando e confondendo (tu e chi ha scritto quelle cose) fischi per fiaschi:
    “Hawking ha rispolverato la vecchissima e confutatissima teoria della generazione spontanea”

    M-theory/Multiverses etc. non sono ne vecchissime ne confutatissime…. (actually uno dei problemi e’ che non e’-per ora-testabile come ipotesi…but they are trying…see LIGO or studi su CMB per esempio)

    probabilmente -ipotetica usata come cortesia…- ti confondi con Aristotele e la generazione spontanea della vita biologica…QUELLA CI PENSO REDI 1668 A CONFUTARLA…

    a spiegarti quello di cui parla Hawkins ci prova Brian Green, se hai voglia di far uscire quella testa delle tue dalla sabbia….dovrebbero essere tradotti in Italiano…

    1999. The Elegant Universe: Superstrings, Hidden Dimensions, and the Quest for the Ultimate Theory.
    2005. The Fabric of the Cosmos: Space, Time, and the Texture of Reality.
    2008. Icarus at the Edge of Time.
    2011. The Hidden Reality: Parallel Universes and the Deep Laws of the Cosmos.

    poi avere una conversazione su cosmologia con te e’ come cercare di avere una conversazione razionale con un tavolo da te’… come pure mi pare essere su un fondale tremolante l’obiettivita’ di quegli scienziati Italiani che tengono piu al baciamani del Papa o a essere ammessi all’accademia pontificia che alla loro integrita scientifica…

  50. Max scrive::

    (…) poi avere una conversazione su cosmologia con te e’ come cercare di avere una conversazione razionale con un tavolo da te’… come pure mi pare essere su un fondale tremolante l’obiettivita’ di quegli scienziati Italiani che tengono piu al baciamani del Papa o a essere ammessi all’accademia pontificia che alla loro integrita scientifica…

    Grazie per l’attenzione!
    sono perfettamente d’accordo con te: preferisco anch’io dialogare con un tavolo da the… lui almeno si sforza per capire!
    tu no, sei più ottuso di un tordo (pardon: tardo!)
    Certo! chi non è con te è uno che tiene al baciamani del Papa… ma per favore!!!!!!!!!!!!!
    Mi dispiace ma non sono solo italiani gli scienziati che non la pensano come te: metti fuori la testolina!
    Se l’accademia Pontificia ti chiamasse, torneresti di corsia in Italia, anzi, in Vaticano!
    Piccolo Boy- scout!

  51. @ Max:
    Roger Penrose (ex collega di Hawking), Lennox, Cees Dekker, Denis Alexander, Juan Arana, Michel Ghinis, Thomas Glick somo scienziati italiani, vero?

  52. Caro Max, fatti una cultura!

    L’astrofisico Penrose, ex collega di Hawking: «il multiverso non ha superato Dio».
    Inserito il 11 ottobre 2010 da antiuaar

    Ha fatto notizia in tutto il mondo quando Stephen Hawking ha annunciato che la M-teoria della cosmologia lo ha portato a concludere che può non essere stato Dio a creare l’universo. Ma uno dei più importanti fisici e matematici europei, Sir Roger Penrose, professore all’Università di Oxford e collaboratore per anni di Hawking nello sviluppo della teoria del Big Bang, lo ha smentito a proposito della teoria della “non esistenza di Dio”. Sabato 25 settembre, Penrose ha descritto il nuovo libro di Hawking, The Grand Design, come “ingannevole”, aggiungendo che la M-teoria, che Hawking utilizza per dimostrare l’inutilità di Dio, «non è nemmeno una teoria, non è scienza ma insieme di speranze, di idee e aspirazioni». L’Indipendent Catholic News riporta che Penrose ha dialogato di questo nel programma radiofonico tenuto da Alister McGrath, ex ateo, scienziato e professore di teologia presso il Kings College di Londra. Il celebre fisico ha continuato: «Il libro di Hawking è fuorviante, ti dà l’impressione che esista una teoria che riesca a spiegare tutto, ma questa non è nemmeno una teoria. Non è per nulla dimostrato che l’Universo si sia creato dal nulla». Fra tutti gli scienziati che sono intervenuti per opporsi all’opinione di Hawking (ne abbiamo raccolti alcuni in questo dossier), Penrose, come ex collega che ha lavorato a stretto contatto con Hawking, è forse quello con il profilo più alto. Egli ha concluso: «Il multi-verso non ha superato Dio».
    ————————————————–

    Meditate gente, meditate!

  53. @ Max:
    Forse Bersanelli è un altro tavolo da the…

    L’astrofisico Bersanelli risponde magistralmente a Stephen Hawking.
    (Inserito il 28 settembre 2010 da antiuaar)

    La serie infinta di scienziati e astrofici che hanno risposto a Stephen Hawking è interminabile (ne abbiamo raccolti alcuni qui: Ultimissima 4/9/10). Questo di per sé dice molto sia sulla variabilità infinita di opinioni diverse presenti nella scienza (molto più che nel mondo religioso), sia della assoluta non evidenza di quanto sostiene il grande astrofisico Hawking. Uno degli ultimi, cronologicamente parlando, a rispondergli è stato Marco Bersanelli, uno fra gli astrofisici italiani più importanti.
    Docente di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano, membro dell’Istituto di Fisica Cosmica del CNR e dell’Agenzia Spaziale Europea. E’ specializzato proprio nell’osservazione dell’universo primordiale ed è a capo a livello internazionale della progettazione e sviluppo del Low Frequency Instrument utilizzato dal satellite Planck Surveyor. Secondo noi è un intervento davvero esaustivo, per questo lo abbiamo mantenuto nella sua quasi integrità. Lo si può trovare comunque su Tracce.it.

    1) L’idea di Hawking non è nuova, non è verificabile o falsificabile, quindi è un opzione metafisica.
    «Nei miliardi di anni l’universo è passato da uno stato di massima semplicità a una fioritura impensabile, nella quale hanno trovato posto la complessità e la vita, fino alla coscienza. Alcuni scienziati, forse preoccupati di evitare ogni cenno finalistico, propongono che la straordinaria predisposizione dell’universo alla vita sia un puro effetto di selezione. Ad essi si è unito anche Hawking, con il suo ultimo libro divulgativo annunciato nei giorni scorsi da un battage mediatico internazionale senza precedenti. Essi postulano l’esistenza di una moltitudine di universi, sconnessi e inaccessibili, nei quali le proprietà di base (leggi fisiche, valore delle costanti, dimensioni spazio-temporali…) assumono tutti i possibili valori, diversi da quelli che abbiamo “quaggiù”, nel nostro universo. Noi vediamo un cosmo adatto alla vita semplicemente perché tra gli innumerevoli universi (che insieme costituirebbero il cosiddetto “multiverso”) non potevamo che ritrovarci in uno di quelli compatibili con essa. Non ci sarebbe dunque bisogno di una scelta preordinata da parte di un creatore. Per la verità l’idea non è affatto originale, visto che fu proposta nel 1895 dal filosofo William James, e da allora è stata più volte riciclata in diverse versioni in ambito cosmologico. Ma dal punto di vista scientifico questa visione soffre di una grave malattia: essa non può essere verificata o falsificata, essendo le altre regioni del “multiverso” per definizione causalmente sconnesse dalla nostra. Il che allo stato attuale rende quest’idea più simile a una opzione metafisica che a una teoria scientifica, e come tale andrebbe presentata – indipendentemente dalla fama dell’autore – e eventualmente paragonata ad altre visioni metafisiche».

    2) Il vuoto di Hawking è in realtà un pieno di leggi fisiche. E chi se l’è inventate?
    Ma ammettiamo per un momento, facendo leva sulla fantasia, che un domani troveremo nuovi percorsi che ci permetteranno di parlare in modo scientificamente sensato di una realtà fisica che eccede quello che oggi chiamiamo “universo”. In quel caso avremmo solo spostato più in là l’orizzonte, come quando Hubble nel 1922 mostrò che l’universo non coincide con la nostra Galassia ma è un oceano di miliardi di galassie. L’universo sarebbe ancor più vasto di quel che oggi pensiamo, ma la domanda fondamentale resterebbe intatta: da dove proviene, ultimamente, tutto ciò? «L’universo ha creato se stesso dal nulla, non c’è bisogno di alcun creatore», risponde Hawking, caricando l’affermazione della sua pesante autorità di scienziato. Ma che cos’è allora questo “nulla” dal quale tutto avrebbe preso le mosse? Hawking risponderà che è il “vuoto” quantistico primordiale nel quale una fluttuazione può dare origine a una particella, e in linea di principio a realtà fisiche più complesse. Ma questo significa che il “vuoto” dei fisici è radicalmente diverso dal “nulla” del filosofo e del teologo. Anzi, se le cose fossero davvero andate così, quel “vuoto” iniziale finirebbe per essere l’opposto del “nulla”: sarebbe la realtà fisica più “piena” che si possa immaginare, il seme creato dal quale sboccia il fiore dell’universo. Rinasce perciò inevitabile la domanda: questo “vuoto” primordiale, da dove viene? E le leggi della fisica, che in esso agiscono, chi se l’è inventate? Se anche ci fossero moltitudini di universi con leggi diverse, da dove verrebbe la meta-legge così ben congegnata da generare tutto ciò? L’esigenza di spiegazione della ragione umana non si arresta: nessuna “teoria del tutto” potrà mai acquietare la sete di indagare oltre.

    3) Rimarrà sempre da chiedersi il “perché”.
    Ma c’è un’ultima, più pungente domanda: perché? È la stessa domanda del bambino. E del filosofo: «Perché l’essere invece che il nulla?», direbbe lui. Oppure del poeta: «A che tante facelle?». Perché il fiore, a che scopo l’universo? Perché noi, in questo immenso alveo cosmico, così stranamente capaci di comprendere il reale? Perché questa bellezza del mondo, che la scienza ci consente di contemplare sempre più in profondità? Perché il dolore, perché il nostro infinito desiderio, la nostra sete di conoscenza e di felicità? Ecco l’esigenza abissale, alla quale la scienza non è capace neanche di balbettare una risposta. Da dove proviene l’esserci delle cose, ora? L’evidenza della creazione non va cercata anzitutto nel passato, ma nella sorpresa che le cose ci sono in ogni istante, ora: io non mi faccio da me, ogni cosa, se potesse pensare, dovrebbe dire: «Io non mi faccio da me». Quel momento drammatico di 13,7 miliardi di anni fa, quando tempo e spazio ebbero inizio, è un segno grandioso della contingenza dell’universo. Ma la creazione non è relegata a quel remoto evento. Essa è l’atto misterioso che trae dal nulla ogni istante di ogni stella o fiore o bimbo dell’universo.

  54. @ Max:

    Infine, ecco il pensiero di Massimo Cacciari!
    (tanto per non farci mncare niente)

    Il filosofo ateo Massimo Cacciari:
    «la tesi di Hawking è illogica e comica».

    Massimo Cacciari è un noto filosofo e accademico italiano (per alcune associazioni non religiose è un “famoso ateo”). Egli dichiara:

    «La tesi di Hawking è illogica. Nulla è più assurdo e antiscientifico di pretendere che un linguaggio specialistico fornisca risposte universali. È una contraddizione logica, quella di Hawking che ha qualcosa di comico e non va nemmeno presa in considerazione. Meglio avrebbe fatto a leggersi la “Dialettica trascendentale di Kant” (da MTV.com).

  55. tenkiu scrive::

    Questa affermazione non è condivisa da tutti gli scienziati ma solo da una piccola parte e questa piccola parte – pur di non ammettere che esiste una mente superiore alla loro – rimane ancorata ad una ideologia denigrando chi non la pensa come loro, mentre gli altri vanno avanti.

    hai frainteso quello che intendevo scrivere e da lì sei partito per la tangente
    provo a spiegarmi meglio
    l’universo dal big bang a come lo conosciamo noi oggi, vita sulla terra compresa, è giustificabile senza il ricorso ad un creatore intelligente
    e questo è un dato di fatto, direi, non un’affermazione mia o di hawking

    altro discorso è se si sia generato da solo, o dal nulla, o da un big crunch, o da un creatore intelligente, oppure dagli alieni che giocano a biglie alla fine del primo men in black
    questo, mi sembra evidente, che sia impossibile da dimostrare

    ho semplicemente detto che, visto che non ci sono prove dell’esistenza di un creatore intelligente, la sua esistenza mi sembra un’inutile complicazione

    così come un’inutile complicazione è la teoria, molto poco scientifica e molto filosofica secondo me, del multiverso

  56. tenkiu scrive::
    3) Rimarrà sempre da chiedersi il “perché”.

    Su questo punto ci cascano in molti. Mi fa venire in mente la risposta di Sir. Peter W. Atkins ad un Lord che faceva notare come la scienza fosse molto efficace nello spiegare come le cose avvengono, ma non il perché.
    Sir Atkins was brief in his reply: “The Why question, is just a silly question”.

  57. tenkiu scrive::

    3) Rimarrà sempre da chiedersi il “perché”.

    fammi capire una cosa. la tua religione risponde per caso a questi perche un po senza senso con risposte sensate????????

    what’s the fucking point of living, suffering, dying for then later sitting next to the Lord Father…. for eternity….fucking senseless, besides being fucking boring….

    no better than just saying “it is what it is for no special reasons” or just claiming a generic anthropic principle….

  58. tenkiu scrive::

    Massimo Cacciari è un noto filosofo e accademico italiano (per alcune associazioni non religiose è un “famoso ateo”). Egli dichiara:
    «La tesi di Hawking è illogica.

    dubito abbia letto il libro -che altro non e’ che una volgarizzarione di M-theory). dimentica di citare quale sia il suo understanding della tesi altrui (cosa critica in una discussione). sta quindi probabilmente commentando una frase fuori contesto generalizzando.

    Hawkins non dice che uno non possa inventarsi che i puffi hanno creato l’universo, in quanto non c’e’ limite alla fantasia umana e provare una negativa e’ impossibile, dice sono che una certa fisica non ancora testata a pieno -e forse mai testabile- semplicemente non lo richiede…

  59. stealthisnick scrive::

    visto che non ci sono prove dell’esistenza di un creatore intelligente, la sua esistenza mi sembra un’inutile complicazione
    così come un’inutile complicazione è la teoria, molto poco scientifica e molto filosofica secondo me, del multiverso

    Certo il creatore non si è ancora visto ma la sua esistenza si sta manifestando e, come deduco che tu esisti perchè mi dai segni di vita, una gran parte di uomini di scienza – per lo stesso motivo – si stanno convincendo che solo da un “architetto” può aver avuto inizio un qualcosa di così perfetto per accogliere l’uomo: perfetta combinazione tra materia psiche e spirito in cui tutto ha compimento.

    Non possiamo togliere la parte filosofica e nemmeno la parte scientifica perchè vanno a braccetto e si integrano a vicenda.
    Il pensiero, la razionalità e la spiritualità sono le tre gambe di un tavolo, se ne togli una il tavolo non si regge.

  60. Max scrive::

    la tua religione risponde per caso a questi perche un po senza senso con risposte sensate????????

    Il MIO credo non è una religione.
    Il mio credo è una PERSONA che è LA RISPOSTA.
    Tutto il resto è… polvere.

  61. @ ema:
    Credere o non credere equivale a credere o non credere nell’uomo e nell’amore.
    Se non vuoi credere nessun discorso potrà convincerti. Forse anche se assisterai ad un fenomeno soprannaturale inspiegabile non crederai, perchè la mente trova sempre una ragione per credere o non credere.

  62. @ Clunk:
    per tenkiu: penso che credere in qualcosa come un’idea dipenda da come sei fatto/fatta dentro.
    Ciò non toglie che puoi convincerti o cambiare idea se lo vuoi veramente. La volontà di credere e convertirti per esempio al cristianesimo può essere stimolata da particolari esperienze o addirittura da un episodio traumatico. Questo fatto di credere o non credere in effetti è abbastanza misterioso. Mi piace quando dici che anche credere nel materialismo è una forma di fede in qualcosa che non puoi dimostrare pienamente…se ho capito bene
    Ti pregherei, se devi rispondere, di usare toni garbati..

  63. @ Carlo:
    Salve, rispondo a Carlo. Io non sono credente in nessuna religione, si dice atea, ma vogliosostenere la tua affermazione: la ragione dei credenti in Cristo od altro non stá nella moltiplicazione dei pani ecc… Credere non vuol dire essere creduloni, cosí come non credere in un dio non vuol direnon “credere”. Ad ognuno rispetto!

  64. @ enrica:
    ma che vuol dire? se togli le “magie” dalle religioni, queste rimangono gusci vuoti, filosofie e occasione peridica di cene tra parenti, al massimo, ma completamente prive delle loro ragion d’essere religione.

    un’affermazione del genere indica o confusione mentale o ignoranza.

    poi, rispetto due balle: c’e’ un ateo in attesa di pena capitale in arabia suadita perche’ era “irrispettoso” verso le “magie” presunte. e tu pensi davvero non le prendano sul serio le loro storielle?

    la fortuna occidentale e’ che le religioni non sono piu alla postazione di guida da tempo….anche se a qualcuno cio da noia

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