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Lo spietato dipinto di Luigi Castaldi su Antonio Di Pietro è una di quelle cose così letterariamente perfette. Quando senti che, alla fine, tutto si rimette a posto.
Solo i fessi possono credere in ciò che da sempre vorresti dar da credere, talvolta nella parte del villico sanguigno, talvolta nei panni del fiero tribuno. In realtà sei un demagogo, e neanche dei migliori. Non hai nemmeno un grammo di cultura liberale e, quando dici “democrazia”, non si fa troppa fatica a capire che stai parlando di un populismo esteticamente diverso da quello di Berlusconi, ma della stessa sostanza. Della cultura in generale, meglio lasciar perdere. In fondo anche tu hai nel fondo l’immarcescibile diffidenza verso tutto ciò che è vera intelligenza, optando per la furbizia degli ignoranti integrali. E in questo probabilmente nemmeno sai quanto somigli a Berlusconi: sei figlio della sua stessa Italietta, poi avete preso strade diverse, lui quella aziendale e tu quella clanica. Siete due facce della stesso familismo, della stessa destra prepolitica e antipolitica, della stessa subcultura da strapaese: in lui meglio mascherata, in te fiera di mostrarsi al naturale.
a me luili mi e’ sempre stato un po’ sul culo, non seguo tutte le stronzate che dice o che fa, e’ probabilmente un opportunista, etc.
pero’, il fatto che due avversari politici che si incontrano in parlamento in pubblico per parlare scateni cosi delle reazioni sanguigne, cospiratorie e virali deprime di piu di tutto il resto.
alla fine quelle reazioni appartengono uguale uguale alla stessa categoria di difetti nazionali e degenerazioni che vengono attribuiti- probabilmente a ragione- da chi scrive ai due personaggi in questione.
non ci sono piu Italiani che devono trovare un progetto comune, pena affogare tutti nello stesso identico mare di merda, no. ci sono solo guelfi e ghibellini, ed al boia che molla gli ammazzeremo moglie, figli, fratelli, nonni e cani, gli bruceremo la casa e spargemo le ceneri nel mare….
@ Max:
Però leggilo: è proprio come dici tu. Il senso della vicenda, nello specifico del post, è: chi ha nutrito Frankenstein non si può lamentare se poi quella si ribella.
eh ho capito, Di Pietro non puo’ stupirsi. sono io che cado nello sconforto…
ma il tono di Castaldi alla mia lettura rimane(va) ambiguo, non conoscendolo: e’ questo uno che si sente pure lui tradito e ne chiede la testa o e’ uno che con un po di sarcasmo ne celebra la caduta della maschera?
nel primo caso, il mio commento stands; nel secondo caso ok, ma poteva almeno risparmiarsi la tirata cospiratoria dello scavalcamento a destra, perche’ non e’ credibile e perche alimenta senza prove l’altra ossessione nazionale. una cospirazione che parte di fronte a telecamere e fotografi in parlamento durante un dibattito con tutti i leader di partito partirebbe malissimo….
che senso ha rilanciare questa esegesi del personaggio Di Pietro? Forse serve soltanto a far sentire migliore l’esegeta.
Qui proviamo a smascherare la sua strategia: http://www.pierferdinandocasini.it/2011/06/23/di-pietro-lalleato-che-non-ti-aspetti/
Completamanente d’accordo
Max scrive::
La seconda. Il post comincia così.
“Se paragoni Berlusconi a Nerone, a Hitler, a Mussolini, a Ceausescu, a Noriega e a Saddam, puoi certamente intrattenerti a chiacchierare insieme a lui, ma devi renderne ragione a quanti condividono il tuo giudizio sulla sua persona, anche in minima parte, soprattutto se si tratta dei tuoi sostenitori.”
Castaldi è un vero liberale, di quelli duri e puri, come pochissimi ce ne sono in Italia.
Di Pietro è un furbetto del quartierino che invece di infrangere le leggi si muove nell’ambito delle stesse sfruttandole al proprio uso e consumo
Gran bel post Giovanni!
Secondo me questo trucchetto di Di Pietro gli si ritorcera’ contro.
Provo a tentare un’analisi. Dunque: Tonino fiuta la fine del Berlusconismo. Tonino capisce che una percentuale di coloro che hanno votato sempre Silvio (gli eterni indecisi non quelli che votano con consapevolezza) si sono espressi contro il personaggio Berlusconi al referendum. Il suo dilemma a questo punto e’ stato: come catalizzare quella percentuale di indecisi ma al contempo mantenere la sua base di elettori che dopo le ultime amministrative pare essere addirittura aumentata?
Semplice:
1) mi faccio vedere pubblicamente confabulare con Silvio cosi’ do l’impressione di non essere un invasato ma un leader ragionevole
2) sparo merda sul pd cosi’ dimostro agli ex indecisi berlusconiani (che mai voterebbero chi sta con i comunisti) che il mio era solo un legame di opportunita’ politica ( atteggiamento ampiamente accettato dagli ex elettori basti pensare al legame pdl-lega)
3) Dichiaro che durante la confabulazione ho ribadito a Silvio di dimettersi tanto tra gli idioti che mi hanno sempre votato saranmo gran pochi coloro che capiscono il trucchetto e la maggior parte mi credera’ come sempre ha fatto.
Resta una unica terrificante incognita: perche’ Silvio si e’ prestato a questo giochino? Quale e’ la contropartita?
Matt scrive::
e fiuta anche la sua insieme a quella del berlusconismo
quindi cerca di svincolarsi da se stesso
concordo con stealthisnick.
di pietro e berlusconi, simul stabunt vel simul cadent.
di pietro ha capito che la politica dell’urlo c’è chi la pratica con maggiore efficacia di lui e ha cambiato registro.
ma non è finita qui, se si candiderà alle primarie l’esternazione dell’altro ieri alla camera sarà soltanto l’aperitivo.
@ stealthisnick:
Certo! Non so perche’ ma lo davo per scontato… Per quello dico che gli si ritorcera’ contro.
Ho come l’impressione (o forse e’ solo una speranza) che la gente si stia svegliando in Italia. Che si fidi meno e faccia quattro conti ( anche non in senso figurato) in piu’. Forse la crisi e la rete hanno disincantato un po’.
Non so ma confido che questa mossa sia la sua fine politica. Sara’ la volta buona che ci liberiamo pure di Travaglio e della schiera di paladini dell’antisistema vari.
Matt scrive::
Secondo me speri male, basta vedere come è andato l’ ultimo referendum e le dinamiche mediatiche che hanno portato i 4 si al trionfo
Matt scrive::
Qua invece ti quoto. Travaglio, in un ottica di miglioramento del dibattito pubblico, è benefico tanto quanto Sallusti o Ferrara
Matt scrive::
“divide et impera”
ogni volta che i leader del centrosinistra si massacrano a vicenda il traballante trono di Berlusconi si rinsalda
p.s.
(purtroppo) io aspetterei ancora un bel po’ a dare per morto Berlusconi, non è ancora sconfitto
Davvero ridicolo il post di Castaldi. Ora non si può più parlare per due minuti con un avversario politico???Oltre al fatto che Berlusconi si è seduto vicino a Di Pietro, e non il contrario. Che doveva fare?A me sembra un esempio di civiltà . Poi le idee rimangono le stesse. Sono davvero ridicole le insinuazioni di tale Castaldi. Scavalcare a destra il Pd????Ma hanno davvero senso tali affermazioni??Cambiare parere, per aver parlato due minuti??Ognuno può esprimere il proprio parere facendo leva sui difetti di Di Pietro (e ce ne sono) e dell’IDV, ma attaccarsi a questo fatto è davvero da superficiali.
Riccardo scrive::
Certo che si può. È quello che ha sempre sostenuto Castaldi, io, e tutte le persone ragionevoli. E quello che continuiamo a sostenere.
Di Pietro, invece, ha sempre sostenuto il contrario. E ora che l’opportunità politica lo costringe a questo tipo di mosse, la sua creatura gli si ritorce contro.
Nessuno critica quello che ha fatto Di Pietro ieri, ma quello che ha fatto tutti i giorni precedenti.
@ Giovanni Fontana:
Non è la stessa cosa. Di Pietro criticava coloro che trattavano politicamente con Berlusconi. Si può essere d’accordo o meno in merito,ma non possiamo paragonare le due cose. Se Berlusconi si fosse seduto vicino a Bersani, per esempio, a chiacchierare due minuti, non credo che Di Pietro si sarebbe lamentato. Di Pietro non ha preso un appuntamento per parlare con Berlusconi, nè tanto meno si è recato a Villa Certosa o ad Arcore per stipulare patti o quant’altro. Questa vicenda è davvero risibile!
Riccardo scrive::
eheh
peccato che subito dopo ecco le dichiarazioni di Di Pietro (dal corriere dedlla sera):
Letto?
“In piazza lascio Bersani e Casini”
LOL
dallo stesso che solo tre mesi fa definiva Berlusconi “Stupratore della democrazia”
e insultava Bersani che cercava il dialogo
si vede che Tonino si sente già nella stanza dei bottoni
ghghghgh
@ Riccardo:
Guarda che niente del giudizio su Di Pietro è cambiato per il fatto che si sia messo a chiacchierare con Berlusconi.
È cambiato il giudizio di quelli che gli davano retta – che si aspettavano che se ne andasse indignato, via dal dittatore, dandogli del mafioso e del piduista – e che ora lo infamano.
@ Riccardo
se Berlusconi fosse andato da Bersani o se Lupi fosse andato a congratularsi con Bersani dopo un suo intervento in aula, il Fatto Quotidiano avrebbe gridato all’inciucio in prima pagina, Travaglio avrebbe ripercorso tutte le volte che D’Alema ha inciuciato con Berlusconi dal 1997 ad oggi, Furio Colombo si sarebbe dimesso dal gruppo parlamentare del PD e il Popolo Viola avrebbe già indetto una manifestazione davanti alla sede nazionale del partito.
@ franco rivera:
Non vedo dove sia la contraddizione. Non ha detto: voglio allearmi con Berlusconi. Ha detto lo sfido. Si sta presentando come alternativa, non come alleato. Con Bersani i rapporti sono tesi, e non potrebbe essere altrimenti. Di quanto altro tempo avrà bisogno il Pd per decidere con chi allearsi???
@ Giovanni Fontana:
Coloro che lo seguivano e che ora, come dici tu, lo infamano per la nota vicenda, non stanno dando prova di una grande acuità intellettuale. Il mio discorso resta lo stesso: se una persona critica Di Pietro, o addirittura cambia opinione(come alcuni suoi elettori) sulla base di questo fatto, sta a mio avviso dimostrando di essere superficiale.
Riccardo scrive::
me ne rendo conto
Riccardo scrive::
si, come no
votandone le riforme?
lo stesso Di Pietro che per 15 anni di fila ha detto che non avrebbe mai appoggiato berlusconi?
e il bello è che nessuno dei “neutrali” ha nulla da dire sul fatto di appoggiare una legge se la legge è giusta
ma sono PROPRIO un sacco di sostenitori di Di Pietro a incazzarsi per questo (secondo loro) voltafaccia
@ Giovanni Fontana:
@ Riccardo:
Giovanni Fontana scrive::
Una persona che conosco, prima che il nostro governo decidesse di bombardare in libia, quando ancora la posizione dell’Italia non si capiva bene quale fosse, scrisse su “l’Occidentale” un articolo (http://www.loccidentale.it/node/104092) che parlava di quanto fosse alto il costo in termini di vittime civili a seguito dell’intervento armato internazionale (penso che lo scopo al tempo fosse chiaro no?ora la musica su quel giprnale e’ decisamemte cambiata quando si parla di Libia..).
Mi colpi’ molto la reazione di uno dei lettori il quale commentava cosi’:
JC
01/04/11 07:58
L’anti-occidentale di governo
Complimenti all’autore dell’articolo, ha un futuro all’UNITA’ o al MANIFESTO. L’OCCIDENTALE è un’altra cosa…”
Mi ha fatto davvero molta tenerezza. Era proprio il commento di una perspna spaesata, disorientata, privato di quelle poche certezze (le vittime civili quando si tratta di “guerra umanitaria” o “importazione di democrazia” sono un male inevitabile e necessario) che gli consentivano di andare al bar dello sport e cimentarsi in lunghe discussioni politiche.
Ecco, la reazione dei Dipietristi Che hanno commentato il blog di Tonino mi ricorda Il povero JC. Quella di Riccardo mi ricorda invece il mio salumiere che vota pdl.
giacomoB scrive::
Hai ragione Giacomo ma sono un inguaribile ottimista.. Cmq ritengo che in rete parte dei votanti abbia reperito piu’ informazioni di quanto sia mai avvenuto prima.. L’ho notato su Facebook (che oramai da il polso degli umori della societa’… Si della nostra piccola cerchia di amici e’ vero ma la mia e’ davvero variegata) dove tra le molte minkiate populiste ho assistito con grande piacere ad opinioni (sia per il no che per il si) sorprendentemente argomentate da parte di persone dalle quali non me lo aspettavo davvero.
@ Matt:
Con la differenza che chi crede nella guerra umanitaria – al di là di tutto – è uno che sta dalla parte dei più deboli, chi fa del giustizialismo e dell’odio per i detenuti la propria bandiera sta contro i più deboli.
Non è un caso, difatti, che sia la promozione della democrazia e dei diritti umani e sia il garantismo e la tutela dei diritti dei detenuti siano sempre state cose di sinistra.
Giovanni Fontana scrive::
Semplificazione
@ Giovanni Fontana:
Credo alla genuinita’ delle missioni umanitarie operate dai governi intervenuti in Libia quanto al pacifismo della Lega o alla coerenza di Di Pietro… Ma forse sviamo un po’ il tema cosi’… Il mio era un esempio per dimostrare l’ingenuita’ di coloro che seguono un paladino (ci metto dentro pure i grillini dato che ci sono…)
Matt scrive::
Irrilevante. Irrilevante rispetto alla logica, rrilevante rispetto al mio discorso, e irrilevante rispetto al discorso generale.
Matt scrive::
Tu pensa: persone che valutano i pro e i contro, che vanno al di là degli slogan, che analizzano caso per caso e non fanno non sequitur come “ma sono in malafede”, considerati “coloro che seguono un paladino”?!?
Maddai, il dibattito sulla questione è precisamente, simmetricamente, opposto. Sono i ginostrada di tutto il mondo che seguono il paladino.
@ Giovanni Fontana:
Ancora col Fisking a Giova’… Aggiungi dopo “missioni umanitarie” anche la frase “da parte dei governi intervenuti in Libia” e ottieni quello che penso…
Matt scrive::
Esatto. È irrilevante. È la logica, io non ci posso fare nulla.
Fra le persone che discutono vige questa convenzione: i discorsi devono avere consistenza logica, altrimenti non si va da nessuna parte.
La buona fede “da parte dei governi intervenuti…” è irrilevante rispetto al discorso che stavi facendo, a quello che stavo facneod io, e al discorso in generale.
@ Giovanni Fontana:
Non ti seguo… Riformula..
@ franco rivera:
Se un sacco di sostenitori di Di Pietro si sentono offesi da questo presunto voltafaccia non è un mio problema. A mio avviso sono dei superficiali. Se devo utilizzare le tue categorie mi inserirei tra i “neutrali” a questo punto. Se la legge è giusta io l’appoggio, qualunque sia l’ideatore. In questo discorso si inseriscono perfettamente le parole di Di Pietro, che si è detto pronto a votare per delle vere riforme.
@ Matt:
Fossi in te avrei più rispetto per chi coltiva idee differenti dalle tue.
@ Giovanni Fontana:
c’è un piccolo errore, Frankenstein era il dottore!
A parte questo, mi dispiace, non condivido affatto questo post, che poi è il post di un altro blog.
Non sono un simpatizzante di Di Pietro, ma i critici verso Di Pietro si possono riassumere in due categorie principali: quelli che hanno avuto problemi con la giustizia e quelli che per la pluralità di informazione si leggono la peggiore spazzatura e finiscono pure per crederci.
Poi possiamo parlare del fatto che sia populista e demagogo, su quello sono d’accordo con voi.
Ma riguardo il fatto che sia l’altra faccia della stessa medaglia, scusatemi ma lo trovo improponibile.
Un po’ come dire che comunque vada il 7% e la gestione dell’acqua ai privati avrebbe favorito il cittadino…
Riccardo scrive::
non sono dei superficiali, sono dei pasdaran dell’antiberlusconismo, degli integralisti.
Ma, attento, è con l’integralismo che Di Pietro li ha ha allevati e sono loro lo zoccolo duro del partito di Tonino.
perfetto
peccato che le parole di Di Pietro sono lontane anni luce da quelle che lo stesso Di Pietro ha detto per 15 anni.
E’ questo che spiazza buona parte dei suoi sostenitori.
Shu scrive::
beh, mi è ancora andata bene,
nella tua corsa a appiccicare etichette ti sei trattenuto
potevo anche beccarmi dello stronzo
@ franco rivera:
Suvvia, dire che i leghisti sono razzisti è dare etichette? Sicuramente si, sto dando un’etichetta, ma non puoi dire che non siano razzisti.
Anche nel mio caso, mi hai etichettato come uno che appiccica etichette.
Ma perchè ti volevi beccare dello stronzo?
Shu scrive::
Non mi riconosco in nessuna delle due categorie: io ho problemi con le concezioni da ancien régime della giustizia.
Tutte le cose che avevo scritto qui:
http://www.distantisaluti.com/giustizia-e-liberta/
Shu scrive::
io non ho etichettato nessuno
ho fatto una constatazione sul tuo post, i fatti sono quelli
purtroppo è il rischio che si corre quando si ha a che fare con chi, come hai fatto te, appiccica etichette
non che sia peggio sentirsi dare dello stronzo rispetto che alle etichette (disonesto/imbecille) che hai appioppato a quelli che osano criticare Di Pietro
Giovanni Fontana scrive::
Falso, e Riccardo ha già spiegato perchè.
Giovanni Fontana scrive::
Generalizzazione qualunquista.nonunacosaseria scrive::
L’inciucio si fa sotto il tavolo, il dialogo a carte scoperte. D’Alema e la bicamerale, Veltroni e il suo dialogo ad un passo dalle elezioni non c’entrano niente con due parole di fronte a tutti. A meno che non credi sul serio ci saranno delle proposte serie da parte di questo governo che IdV possa votare. E ricordo a tutti che il refrain “voglio prima leggere le proposte, poi se ne discute” lo dice da tempo immemore, non da una settimana. Se adesso Berlusconi e il Pdl han scoperto il grande statista son scemi.
@ Giovanni Fontana:
per me le due categorie con maggiori “partecipanti” sono quelle, poi ovvio ce ne sono molte altre con motivazioni ben argomentate. Personalmente penso che Travaglio, Di Pietro e Grillo siano dei giustizialisti a metà e mi ritrovo in quello che scrivi. Il problema del post, secondo me, è in questa frase: “l’immarcescibile diffidenza verso tutto ciò che è vera intelligenza,optando per la furbizia degli ignoranti integrali”. Una persona che scrive in questo modo, a parte mostrare un giudizio perentorio è convinta di essere decisamente più intelligente di chi supporta Di Pietro.
Credo in pratica che sia impossibile dialogare con una persona di questo tipo in quanto si porrà sempre un gradino sopra gli altri.
@ franco rivera:
probabilmente non te ne accorgi ma continui ad “appicicarmi” etichette.Basta analizzare la tua frase che contiene il “quando si ha a che fare con”.
Ma tralasciando il discorso delle etichette, che non ci porterà da nessuna parte, imbecille non l’ho ma detto a nessuno, non so da dove tu l’abbia estrapolato.
Disonesto invece confermo, diversi critici verso Di Pietro hanno avuto , chi più chi meno, problemi con la giustizia.
Fermo restando che il discorso delle categorie con maggiori “partecipanti” vale sempre…
dtm scrive::
Dal sito del Tonino:
Allora, la spieghiamo bene, questa cosa della foto con il premier?
Ecco, il bello è questo. Non c’è nulla da spiegare. Io ero al telefono, in aula. Lui si è avvicinato.
Forse per intercettarti…
Macché! Si è avvicinato e ha iniziato a ripetermi, paro paro, quello che aveva già detto in aula. Che questo governo ha fatto tante cose, ha fatto miracoli…
E Di Pietro cosa ha risposto?
Risposto? Era un monologo. Ho aspettato che finisse, rispettosamente, perché eravamo in Parlamento e poi gli ho detto che già che c’era poteva fare un’altra cosa importante per il Paese.
Quale?
Dimettersi.
E lui?
Non ha risposto.
Caspita. Troppo poco per ricevere migliaia di messaggi di protesta.
Ma santoddio, io a volte la gente non la capisco. Che cosa diamine dovevo fare, secondo loro? Picchiarlo, sodomizzarlo? Mettergli due dita negli occhi per provare ad accecarlo?
Qualcuno dei suoi elettori avrebbe sofferto meno.
Eh, ma io allora non ci posso fare nulla. Se c’è qualcuno che non capisce cosa sia il dovere istituzionale di un leader, io non posso fare nulla per convincerlo.
Quindi nessuna abiura.
Ma ci mancherebbe! È parte del nostro percorso di crescita spiegare alla gente che c’è un galateo istituzionale che va rispettato.
È il nuovo Di Pietro, che spesso stupisce.
Guarda, noi l’opposizione dura in questi anni l’abbiamo fatta davvero. Adesso che ci arrivano anche gli altri, con grande ritardo, aggiungo, possiamo permetterci di chiederci: ma possiamo chiedere di tornare al governo solo con l’antiberlusconismo?
Detto così sembra una critica velata a Bersani.
Ma per l’amor di dio! È una critica esplicita a lui, e a tutti quelli che nel centrosinistra ancora non capiscono che dobbiamo iniziare a dire quello che vogliamo fare.
Non è un po’ irrituale fare questo discorso agli alleati durante un voto di fiducia?
(ride) Non è un po’ irrituale fare questo discorso agli alleati per mesi e non ricevere nessuna risposta? Sono mesi che dico a Bersani: e riuniscici, santa pazienza!, facciamola questa coalizione!
Ovvero?
Mettiamoci intorno a un tavolo, io, lui e Vendola, e iniziamo a parlare del programma e di come ci presentiamo agli elettori, no?
Ma se l’invito non lo fa Bersani, lo può fare anche lei, no?
Mica è la fidanzata, che gli telefono e gli dico: ‘Andiamoci a mangiare una pizza!†Io sto chiedendo di parlare di contenuti.
Vendola chiede da un anno le primarie.
In parte ha ragione, in parte no.
Ovvero?
Se non decidiamo chi fa parte della coalizione e quale dovrebbe essere il programma, a che serve scegliere un leader?
Il leader sceglie il programma e poi si candida, o no?
Io non sono d’accordo nemmeno su questo cesarismo. Il programma si decide insieme. Sull’acqua pubblica che cosa dobbiamo fare lo hanno già detto gli elettori. È possibile che ora Bersani dice: metà pubblico e metà privato? La gente ha già detto, 27 milioni di volte, acqua pubblica!
Lei aveva detto che avrebbe veduto di buon occhio la candidatura di Bersani, ha cambiato idea?
No, io non ho cambiato idea. È lui che non mi ha ancora detto quale sarebbe la sua idea.
Lei ha detto che avrebbe rinunciato a correre e avrebbe fatto squadra dietro le quinte.
Ho provato a farlo fino a ieri. Visto che non succede nulla sai qual è la novità ? Mi candido pure io, così dovremo parlare dei programmi che l’Idv vuole portare al governo del Paese.
Non teme che diventi una candidatura di bandiera?
(ride) Allora: se Tonino Di Pietro si candida da qualche parte è solo per un motivo: gioca per vincere.
Lei ha detto anche che non vuole essere considerato “opposizione di sinistraâ€.
Ma qui non c’è nulla di nuovo: noi apparteniamo a una famiglia europea che si definisce liberale, e non intendiamo ghettizzarci nell’opposizione di sinistra.
Sta aumentando il suo tasso polemico contro il Pd?
Veramente sono loro che devono decidere che fare da grandi: un giorno Pier Luigi vuole parlare alla Lega, un giorno corteggia l’Udc. Se scegliesse che fare sarebbe meglio per tutti.
E con Vendola come va?
Vendola sa parlare bene, e fa dei bei discorsi. Ma che programma abbia ancora non l’ho capito.
Cosa sta accadendo fra di voi? Dovreste essere più uniti.
Semplice: il Pd non vuole fidanzarsi in casa. Non vuole dire con chi sta fino a un minuto prima delle elezioni per tenere le mani libere. Ma se si fa così si perde.
La sua ricetta, invece?
È finito il tempo di stare seduto sull’antiberlusconismo e vedere che succede. L’abbiamo fatto noi, meglio di tutti. Adesso bisogna proporre programmi al Paese. Io propongo di fare questo.
Intanto c’è una Finanziaria da 40 miliardi che incombe, e si parlerà di unità nazionale…
Nooo!
No?
Io lavoro per mandare questo governo a casa e votare. Con me non c’è spazio per nessuna maggioranza inciucista. Zero spazio.
Mi dici quale bisogno c’era da parte di Berlusconi di avvicinarsi a lui in aula e ribadire le meraviglie compiute dal suo governo? Quale bisogno c’era poi da parte di Di Pietro di ribadire a Berlusconi che deve dimettersi? Perche’ fare una cosa tanto ovvia? Perche’ farlo in quel preciso posto ed in quella modalita’? Se pensi che sia stata una iniziativa di Berlusconi quale scopo secondo te voleva raggiungere facendolo in quel modo ?
Non so perche’ sia uscito “Giovanni Fontana scrive”… Forse ho editato male scusate.. Ovviamente le domande sono rivolte a Dtm..
Matt scrive::
e ancora
perchè subito dopo rilasciare dichiarazioni al vetriolo contro Bersani e Vendola?
perchè subito dopo rilasciare dichiarazioni per cui si dichiara pronto a votare le proposte di Berlusconi?
perchè subito dopo rilasciare dichiarazioni per cio si autocandida per le primarie?
perchè subito dopo rilasciare dichiarazioni per cui lancia addirittura una rivoluzione “moderata” interna al partito chiamandolo IDV2 e buttando (metaforicamente) a mare gli ex elettori della estrema sinistra radicale che lo han sostenuto finora?
chiaro che queste cose spiazzano i suoi elettori
lui si finge stupito delle reazioni sul web, ma è troppo furbo per non avere studiato queste mosse a tavolino
son tutte parti di una precisa strategia politica: quella di andare a fare concorrenza a muso duro nei confronti dei partiti in crisi
per cui è stato il paladino della sinistra radicale quando Rifondazione Comunista è affondata insieme a Bertinotti, “unica vera opposizione” contro il neonato PD, e ora paladino dei moderati contro il FLI in crisi nera di Fini e il traballante impero di Berlusconi
Di Pietro scrive::
e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…
beh, franco rivera,su che basi ti sei convinto che i leghisti sono razzisti? Non è che se una falsità viene ripetuta all’infinito diventa vera.
I fatti più gravi di razzismo successi in iatalia, non sono successi dove ci sono i leghisti ne commessi da loro. Diverse volte a roma ed anche al sud sono stati incendiati campi nomadi con all’interno persone.A Rosarno quello che è successo dovrebbe essere ricordato da tutti, invece gli immigrati hanno dovuto andarsene e nessuno ha organizzato qualcosa contro la gente di quel posto. Tutti a dire che non sono razzisti.
La zona dove c’è il più alto tasso di integrazione è Treviso, covo di leghisti razzisti.
Nonostante da sempre insultati e sfottuti anche dai mass media, in nessuna manifestazione della Lega ci sono stati disordini, nemmeno finestrini rotti.
Allora, sono i leghisti ad essere ignoranti? Sono quelli come te che sono in malafede e vogliono dare immagine negativa a chi forse forse ha ragione? Chi difende lo stastus quo del sistema centralista assistenziale mafioso, che ha creato il debito e fallimento dell’italia, cerca in tutte le maniere di isolare la Lega,perchè è l’unico movimento che vuole far saltare quel sistema lì. Altri 60 anni di doppie manovre economiche pwer il mezzogiorno?
Guardiamo i fatti o la frasi e gli slogan?
I fatti di violenza e di razzismo vedono sempre assenti la Lega Nord. I fatti. Svegliatevi.