Il pallone è la più bella cosa – Diario dalla Palestina 113
Una cosa che ho portato dall’Italia è un sacchettone con tutte le maglie da calcio che ho comprato negli anni: molte, si vede, sono della Fiorentina o hanno a che fare con la Fiorentina, mentre altre vengono da viaggi di parenti o amici che mi portavano indietro una maglia della squadra locale. Mi ricordavo quanto i bambini, specie i maschi, si fossero divertiti una volta che avevo attaccato una targhetta sulla loro schiena con un nome di un calciatore italiano per loro impronunciabile: c’era Quagliarella, c’era Zaccardo, c’era Ambrosini, e così via.
Così ho pensato che sì, avere le maglie d’ordinanza sarebbe stato molto meglio, e con mia somma sorpresa le femmine sono state persino più voraci ad accaparrarsene: siamo andati a giocare nel giardino di un convento, posto in cima alla collina di Beit Jalla, che si chiama Cremisan, dove producono anche il (pessimo) vino palestinese più conosciuto:
Si va in taxi, un po’ “schiacciati”:
L’uscita dal taxi è particolarmente festosa:
Mentre la distribuzione delle maglie è, altrettanto particolarmente, concitata:
Con le maglie indosso si fa un giro del giardino:
Ma ora si è pronti per giocare, ecco una squadra, con regolare foto di gruppo:
Ma poi il dramma – il pallone scavalca la recinzione e crolla di terrazzamento in terrazzamento, giù in fondo in fondo.
Il sottoscritto si offre per andare a recuperare il pallone, intanto tutti i bambini seguono la spedizione arrampicati sulla recinzione:
L’operazione riesce! Ecco il tanto bramato pallone:
E una bellissima foto di Rowan:
E… Ratatouille?
bellissima idea e bellissime foto!!
Ciao Giovanni,
un saluto a tutti i bambini da parte di Elena e mia.
Grandi foto!
Ma perché Ratatouille?
clamorosa la foto del taxi ahah!
viva le bambine, ammorsi le guancine!
Non è in Ratatouille che c’è il topolino in quella posizione presa dall’alto?
stupendo, veramente. 🙂 deve essere stata una giornata grandiosa per tutti 🙂