Emidio

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Sono due mesi che aspetto che Emidio scriva un post abbastanza bello da farmelo riprendere qui, sono due mesi che ho questa foto sul desktop che aspetta. E sono due mesi che Emidio ha pubblicato il libro della sua storia, questa è la notizia.

Vera ed Emidio, questi sono proprio loro, proprio così (fotografati da Alessandro Pagni)

In più, oggi, la notizia è che è finito sul boxino morboso di Repubblica al posto delle tette di Laetitia Casta (circostanza della quale lui si rammaricherà), grazie al documentario che ha girato la brava Cristina Picchi – e se guardate i due minuti di trailer su Repubblica vi viene sicuramente voglia di vederlo.

Quindi la prima cosa da fare è comprare il libro. Dentro troverete un codice per accedere al documentario. No, non è vero (però il libro compratelo lo stesso, ché vale la pena), il documentario è alla ricerca di qualcuno che lo distribuisca – anzi, se conoscete qualcuno che conosce qualcuno che conosce qualcuno fate un fischio – e quando esce ve lo segnalerò.

Secondo me c’è una frase che potrebbe essere in calce al libro, ed è una frase che Emidio ha scritto nei commenti a un post in cui raccontava la sua storia. Era la replica a un testimone di Geova, un apologo che sfruttava la doppiezza supposta in ogni precetto religioso per cercare di buttarla in caciara – suonava più o meno così – stiracchiando quelle poche nozioni labili, al punto da negare che quello che Emidio ha subito (e sta subendo) sia la precisa emanazione dell’ideologia dei testimoni di Geova. Sono i tuoi genitori che sono dei pazzi, sottointendeva anche abbastanza chiaramente, non c’entrano con i testimoni di Geova. Dopo un lungo scambio, Emidio ha risposto la cosa più semplice e chiara – che lui c’era:

Dai, se vuoi cavillare fallo, ma non credere di potere prendere in giro me, perché io c’ero.

p.s. Una nota d’orgoglio: la prima copia di “Geova non vuole che mi sposi” è la mia.  Ho i miei santi in paradiso!

3 Replies to “Emidio”

  1. certo che anche voi
    perchè vi dimenticate sempre di conoscere un produttore di documentari?
    io non distribuisco, ma per la distribuzione di un documentario di questo tipo consiglio Filippo D’Angelo di Vitagraph (sta a bologna)
    http://www.vitagraph.it/

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